giovedì 15 dicembre 2011

Napoli: inaugurato il primo consultorio del Mezzogiorno per Transessuali

di Marina Ranucci
Contro tutti i luoghi comuni di mentalità limitata, nasce proprio a Napoli il primo consultorio del sud per la tutela e i diritti dei transessuali. Nell’ambito del progetto “Altri Luoghi”, il consultorio è stato realizzato dalla cooperativa Dedalus con il patrocinio del Comune di Napoli, in collaborazione con l’Università Federico II, Asl Napoli I, Fondazione Con il Sud, ed una fitta rete di associazioni tra le quali Federconsumatori, Movimento di Identità Sessuale ed Associazione Trans Napoli. Il consultorio si rivolgerà in particolar modo ai transessuali non autosufficienti, anziani o malati, privi del sostegno
della famiglia o degli amici, mettendo insieme una serie di servizi sul territorio, di informazione e prevenzione socio-sanitaria, orientamento, tutela legale, sostegno all'inserimento lavorativo. «Appoggiamo questa iniziativa con molta convinzione - ha affermato il sindaco napoletano Luigi De Magistris - e Napoli, ancora una volta, con tutti i suoi limiti, dimostra di essere città dell'accoglienza, della solidarietà e delle libertà civili e sociali – continua De Magistris - è un’iniziativa molto importante per Napoli anche perché è la città con il maggior numero di transessuali, tra i 2500 e i 3mila. Ho dato mandato all'assessore al Patrimonio Bernardino Tuccillo – ha dichiarato il sindaco - di trovare un luogo per poter realizzare inclusione, accoglienza e tutto quello che fa di Napoli una città delle differenze e della solidarietà» conclude, Luigi De Magistris. Gli obiettivi del progetto saranno migliorare il benessere e la qualità della vita dei trans gender, facilitare l'accesso ai servizi, favorire i percorsi di inserimento lavorativo, rimuovere le discriminazioni e contrastare la violenza attraverso la cultura, la formazione e l'informazione. Tra le attività che saranno messe in campo nel consultorio vi saranno servizi di informazione e prevenzione socio-sanitaria in particolare presso lo sportello del Distretto 31 dell’Asl Napoli 1, oltre a vari servizi di orientamento, tutela legale e sostegno per l’inserimento lavorativo degli utenti. Il progetto, inoltre, prevede la realizzazione di una casa di accoglienza temporanea denominata “Marcella”, che ospiterà transessuali in stato di bisogno. «Ancora oggi nel 2011 - ha spiegato Loredana Rossi, presidente associazione Trans Napoli - i transessuali vengono allontanati dalle proprie case e famiglie e, dunque, la realizzazione di questo progetto e della casa di accoglienza, eviterà che i transessuali intraprendano la vita di strada. Ringrazio - ha aggiunto il presidente - l'amministrazione ed il sindaco di Napoli, che stanno tentando di far diventare quelli che fino a oggi sono stati considerati cittadini di serie B, dei veri e propri cittadini di seria A». Cittadini e soprattutto napoletani come tutti gli altri, senza limiti di pensiero e senza discriminazione, finalmente con la possibilità di beneficiare di servizi di consultorio esattamente come chiunque altro.

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