mercoledì 12 ottobre 2011

Il progetto Waterfront non entusiasma i puteolani

di Jacopo Di Bonito
Il Waterfront arriva a Pozzuoli, ed i cittadini disertano l’appuntamento. Tiepida, se non fredda è l’atmosfera attorno al nuovo progetto di rivalutazione dell’area costiera. La manifestazione di presentazione, tenutasi nel tardo pomeriggio di ieri, doveva essere il momento clou della “Festa dell’Architettura”, ed invece si è trasformata in un vero e proprio flop. 
La sala del cinema Sofia, sede dell’evento, si è prontamente svuotata dopo l’intervento dell’architetto Peter Eisenman. Le parole del sindaco Magliulo, del Presidente della Regione Stefano Caldoro ed infine del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli sono state ascoltate da un numero esiguo di persone.
Il fallimento dell’intera organizzazione era comunque già visibile da giorni. Stand vuoti, pochissimi cittadini in piazza della Repubblica, quasi nessuno dinanzi al maxischermo. Nessuna traccia delle proposte da parte della popolazione, come del gazebo ad Arco Felice. La cittadinanza è apparsa scettica. La “Festa dell’Architettura” è piombata in città senza preavviso. Le associazioni, da mesi, lamentano lo scarso coinvolgimento nella formulazione del progetto Waterfront, e come se non bastasse, nessuno crede alle cifre, paventate dall’amministrazione comunale, in merito ai nuovi posti di lavoro che il progetto potrebbe offrire.
Proprio il problema disoccupazione ha scosso la presentazione di ieri. Il comitato di “Pozzuoli Lavora” è stato gentilmente invitato a non prendere parte alla manifestazione, chiaramente non per motivi numerici, ma di ordine pubblico, “altrimenti la festa dell’architettura sarebbe divenuta la protesta dei disoccupati” - secondo quanto ascoltato dalla voce dei responsabili alla sicurezza.
Le parole dell’architetto Eisenman non hanno però aiutato il sindaco Magliulo: “E’ un vero piacere tenere una lezione magistrale qui a Pozzuoli.Potrebbe sembrare qualcosa di eretico, ma questo progetto- ha spiegato l’architetto- non ha a che vedere molto con i posti di lavoro”.
Quando uno dei fautori del progetto si pronuncia così, soprattutto dopo che l’amministrazione comunale aveva annunciato nuove occupazioni in arrivo, non è difficile immaginare le facce di chi in quel momento condivideva il palco con l’architetto americano. Prontamente sono arrivate le dichiarazioni del presidente della Regione Stefano Caldoro e del Ministro Matteoli che hanno provato a dare un senso diverso alle parole dell’architetto americano. “ Il nostro obiettivo è creare nuovi posti di lavoro, - ha tuonato il presidente Caldoro,- ci sono già risorse certe per questo progetto e tutti noi ci stiamo impegnando e non poco per la sua realizzazione“Portare la Coppa America (vela) a Pozzuoli può essere interessante. Il valore mediatico della manifestazione è secondo solamente al calcio e alla Formula 1. Noi ci proveremo fino alla fine”, ha poi concluso il presidente. Diverse, ma non troppo sono state le dichiarazioni di Altero Matteoli, “Faremo di tutto per creare occupazione – ha promesso il ministro, che ha poi aggiunto- lo Stato non dispone delle risorse necessarie per costruire opere come il Waterfront, l’innesto dei privati è necessario. Stiamo lavorando per snellire le procedure, ma non siamo ancora riusciti ad annullare i ritardi burocratici che talvolta mettono in serio pericolo l’attuazione di un’opera”. Il ministro ha poi concluso con un messaggio –“Senza l’intesa tra amministrazione locale e governo centrale diventa difficile la realizzazione di qualsiasi progetto”.Le ultime parole di Matteoli sono state pronunciate in una sala che contava poche decine di unità. La platea formata da giornalisti, politici e collaboratori, comprendeva appena qualche cittadino incuriosito. La cittadinanza puteolana sembra aver voluto disertare l’intera manifestazione, stanca forse delle troppe parole rimaste, come spesso accade, promesse di poco conto. 




Nessun commento:

Posta un commento