di redazione
Famiglie italiane alla canna del gas, incapaci di pagare le bollette e sempre più a rischio di cadere vittime degli strozzini: l'indebitamento medio, infatti, sale a quota 22mila euro contro i 19mila dell'anno precedente (+15,78%) e le richieste di accesso al fondo anti-usura sono in crescita. A fare il punto sul "sovra-indebitamento" delle famiglie è l'Adiconsum, che quest'anno ha ricevuto 3.176 domande di accesso al fondo, la maggior parte delle quali però è stata bocciata, mandando in fumo le speranze di tante famiglie italiane.
La mancata capacità di rimborso e l'alto indebitamento delle famiglie sono i principali motivi di rigetto delle richieste. «La maggior parte dei soggetti che si rivolgono al fondo - spiega Adiconsum - presentano un indebitamento (escluso il mutuo) superiore al plafond massimo garantibile». Su oltre 3.000 domande, solo 984 (il 30,99%) sono state accolte mentre le rimanenti 2.192, pari al 69%, sono state declinate. In particolare, 970 pratiche non sono state garantite a causa della mancata capacità di rimborso e 720 per l'elevato indebitamento. Requisiti minimi previsti dal regolamento di accesso al fondo di prevenzione usura, istituito presso il ministero dell'Economia, che ha permesso ad Adiconsum di assistere, in più di dieci anni, circa 11 mila persone. «Il sovra-indebitamento ha assunto una caratteristica troppo forte in questo paese e le famiglie rischiano sempre di più di andare in bocca agli strozzini», commenta il segretario generale dell'Associazione, Pietro Giordano, precisando che «il numero dei crediti inesigibili, che le aziende non riescono a recuperare, è in forte crescita e il 50% riguarda le utenze domestiche».(Fonte: Ansa).
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