Di Luigi Prozzillo
Durante l'ultima campagna elettorale, dello scorso maggio, la Lega Nord di Umberto Bossi dichiara che ormai è arrivato il momento di favorire il federalismo spostando la sede di alcuni ministeri al nord, i dicasteri in questione sono quelli attualmente presieduti da ministri leghisti. La battaglia leghista non si ferma solo a una boutade elettorale, ma la proposta è sottolineata
e assume la forma di diktat nei confronti del Presidente del Consiglio Berlusconi durante il congresso leghista di Pontida nel mese di giugno. “Sui Ministeri Berlusconi aveva già firmato il documento, poi si è cagato sotto” ha detto Bossi, aggiungendo che lui e Roberto Calderoli hanno già firmato due decreti ministeriali per il trasferimento in Lombardia: “Il mio Ministero e quello di Calderoli verranno in Lombardia a Monza, dove il sindaco ci ha messo a disposizione una sede presso la Villa Reale”. “Ci ha già consegnato la targa del Ministero per Villa Reale”. Dopo numerosi alterchi con vari esponenti di altri partiti di governo e continue obbiezioni da parte del Presidente della Repubblica la Lega non molla anzi rilancia dichiarando in sostanza che il trasferimento dei ministeri è già, di fatto, «previsto per legge». A questo proposito, raccontano diversi esponenti del partito leghista, sono stati citati l'articolo 2, comma 4, del Decreto Ministeriale del 29 ottobre 2001 e il Regio Decreto numero 33 del 1871. In queste norme, si stabilirebbe che Roma è sede del governo, ma non si parla dei ministeri. Il partito di Umberto Bossi forte dei due decreti il 23 luglio inaugura le nuove sedi ministeriali al nord, alla presenza di tutti i big leghisti e dei maggiori esponenti di governo. L'inaugurazione però non prevede l'immediata operatività della sede che partirà solamente a settembre. I primi dubbi sull'effettiva esistenza dei ministeri del nord nascono pochi giorni dopo, quando il deputato dell'UDC Volontè in viaggio di piacere in Lombardia decide di far visita alle sedi brianzole per costatare di persona quali sono i servizi offerti dai ministeri ai cittadini. Il deputato scopre sconcertato che in realtà dove sono previste le sedi dei ministeri, non c'è nulla né una targa né un citofono né un custode, in pratica, le sedi sono inesistenti. L'Onorevole centrista dichiara infine che questa storia dei ministeri al Nord è una grottesca pantomima. La lega risponde alle accuse dicendo che le sedi saranno sicuramente funzionanti dal primo settembre. Il primo settembre arriva e arrivano i primi cittadini, anzi fa visita alla sede di Monza una delegazione di commercianti Padovani, che incredibilmente trovano gli uffici completamente vuoti. Anche in questo caso però il ministro Calderoli rassicura tutti dichiarando che entro pochi giorni gli uffici saranno completamente attivi. Ormai siamo a metà settembre e dell'operatività dei ministeri leghisti non ve n'è traccia, che da boutade elettorale si sia passato a farsa politica?
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