venerdì 9 settembre 2011

Parcheggiatori abusivi, su internet c'è la mappa degli abusivi. Il fenomeno è più visibile sulla rete che in strada


di Jacopo Di Bonito. Navigando su internet è facilmente visibile come il popolo della rete conosca molto bene il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, probabilmente molto di più di chi vive la strada giornalmente. Su Facebook  sono nati gruppi a favore di una Pozzuoli libera da chi custodisce le auto
senza alcuna licenza per farlo, che chiede l’affitto del posto nonostante talvolta ci si trovi sulle strisce blu a pagamento. La mappa dalla quale ha avuto spunto questo articolo è anch’essa “figlia” di internet.  Basta andare, per esempio, su Google Maps e scrivere nel campo ricerca le parole “parcheggiatori abusivi” per scoprire come, anche lì, la zona segnalata sia quasi esclusivamente la Campania e ancor di più l’area napoletana. La mappa parla chiaro. Il problema dei parcheggiatori abusivi nel territorio puteolano è una macchia che si sta espandendo senza controllo. Non c’è un freno al fenomeno, che soprattutto nel sud Italia, trova la sua maggiore espressione. Guardando dall’alto il centro storico puteolano possiamo facilmente notare come i parcheggiatori abusivi siano praticamente ovunque. Il centro è circondato: questa è la realtà. In una cittadina nella quale per gravi problemi strutturali mancano del tutto ampi spazi dove creare parcheggi a pagamento, i parcheggiatori abusivi trovano terreno fertile per continuare a delinquere in tutta tranquillità. Le responsabilità di questo fenomeno sono di tutti noi. Le forze dell’ordine talvolta troppo distanti dal problema e la totale passività degli automobilisti, disposti a pagare per “stare più tranquilli”, hanno fatto di questa fuorilegge eccezione una professione ai limiti della legalità.
I clan camorristici dirigono, uomini asserviti al sistema presenziano, gli automobilisti pagano ed il gioco è fatto. Migliaia di euro che vanno così, senza alcun freno, nelle mani della criminalità organizzata. Un euro di certo non cambia la situazione, potrebbe pensare un automobilista, ma un euro, più un euro, più un euro, più un euro, si.
Per chi vive la realtà puteolana da vicino, la mappa che alleghiamo a questo articolo, non è altro che la trasposizione in foto di un problema oramai culturalmente radicato nel territorio, un’attività delinquenziale divenuta, in questo assurdo paese, una professione a tutti gli effetti.

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