martedì 11 ottobre 2011

Il miele, ottimo anche per la cura dell’Herpes

di Valeria Pollio
Il miele, noto per le sue tante proprietà terapeutiche, ha dimostrato la sua efficacia anche per la cura dell’herpes, sia labiale che genitale. E’ quanto emerso da studi condotti dal Dipartimento di Nephrology and Urology and Alternative Medicine,nel Dubai Specialized Medical Center, negli Emirati Arabi. Si tratta di studi condotti su due gruppi sperimentali. Un gruppo,cui l’herpes è stato curato con aciclovir, ha dimostrato una più lenta guarigione rispetto all’altro gruppo sperimentale,curato con il miele.
Sembra che, una garza imbevuta con “il nettare degli dei” (così definito dalla mitologia classica) applicata per circa 15 minuti sulla parte interessata (con herpes) per 4 volte al giorno, sia un ottimo rimedio contro questo tipo di infezione.
Per l’herpes labiale, infezione causata da un virus chiamato Herpes simplex, e l’herpes genitale, in arrivo,dunque, una “dolce” sconfitta.
Il miele è suggerito nella medicina erboristica per la cura del sistema cutaneo ( in quanto favorisce la cicatrizzazione e l'idratazione) del sistema nervoso (sembra migliorare il sonno e la concentrazione) dell'apparato respiratorio (contro tosse e catarro, sciolto in latte o tè) dell'apparato circolatorio (si presuppone abbia un'azione ipotensiva), dell'apparato digerente (regolarizzerebbe l'attività escretoria dei succhi gastrici e della flora batterica, migliorerebbe l'assorbimento di calcio e magnesio, sarebbe leggermente lassativo fatta eccezione per quello di lavanda o castagno).
A volte, rimedi naturali come questa dolce pietanza,nota già al tempo degli antichi Egizi,risultano essere ottimi sostituti delle creme antivirali soprattutto se l’herpes si manifesta con una certa frequenza. Questo perché il virus potrebbe sviluppare una inaspettata resistenza alle creme stesse.
Forse per molte persone,che da anni ormai combattono con le fastidiose vescicole (soprattutto labiali -quelle più comuni), questa è una lieta e “dolce” notizia. Sono ancora da verificare il processo alla base della guarigione e la percentuale di casi con risposta positiva alla cura con il miele. I risultati,infatti, possono variare a seconda dei soggetti. Intanto ci “gustiamo” questa curiosa scoperta.




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