di Marina Ranucci
Un orto che nasce direttamente nel cuore della città. Contro traffico e cemento. Un’area verde dedicata alla piccola agricoltura. È il secondo progetto attuato nella città di Napoli. Il primo risale solo ad un mese fa. Inaugurato oggi dal Sindaco De Magistris il secondo “orto urbano” napoletano a ridosso dei serbatoi dell’acquedotto vicino Via Cilea, precisamente in Via San Domenico. Uno spazio con vigneto, coltivazione di cavoli, finocchi e alberi da frutto. Un luogo dove i cittadini partenopei possono partecipare alla cura della terra e trascorrere delle ore all'aria aperta. L’orto sarà utile al contenimento del terreno prevenendo le frane e allo stesso tempo contribuirà alla conservazione del paesaggio. L’area verde è stata realizzata dall'Arin, con un progetto triennale ed una convenzione stipulata con la facoltà di Agraria dell'Università Federico II.
«Grazie ad Arin, dopo quello di Salita Scudillo, abbiamo inaugurato un altro orto in città - ha spiegato il sindaco Luigi De Magistris - noi puntiamo molto sulla terra, e questo ne è un esempio. Un vitigno, cavoli, alberi da frutto. L'agricoltura, insomma, e un pensatoio nella città. Useremo il compost della differenziata come concime - ha aggiunto De Magistris – perché puntiamo moltissimo al nostro territorio, in tutte le sue accezioni. Sono tre gli obiettivi del progetto – ha illustrato il sindaco - favorire il contenimento del terreno nelle aree che sovrastano i serbatoi dell’acquedotto; conservare il paesaggio attraverso un’agricoltura antica e moderna allo stesso tempo; sperimentare l'animazione sociale in città, con giovani e anziani che collaboreranno alla coltivazione di prodotti biologici e cureranno la vendita» conclude, De Magistris. Tra qualche mese, come annunciato dal presidente Arin, Maurizio Barraco, sarà aperto un terzo orto cittadino a Chiaiano. «Gli orti Arin rappresentano - ha affermato il vicesindaco Sodano - un primo passo nella direzione che il Comune intende percorrere con la realizzazione di un orto per ogni municipalità anche attraverso il sostegno di Coldiretti e Confagricoltura, per formare giovani all'antico mestiere della coltivazione della terra». E lo spazio a Napoli non manca. Vi sono oltre 3milioni di metri quadrati di verde urbano. Ettari di terra, insomma, che possono fruttare prodotti agricoli e donare una prospettiva lavorativa ai cittadini partenopei.
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