lunedì 13 febbraio 2012

CRONACA NERA - Guardia di Finanza ai domiciliari due amministratori di società puteolane

Fornivano componenti   eletronici per armamenti e trasporti ad alta velocità
di Micaela Tempesta
L’ennesima magagna per evadere il fisco scoperta dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Napoli ha portato all’esecuzione di due ordinanze di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta patrimoniale nei confronti di due persone. I due sono amministratori di società con sede in Pozzuoli operanti,tra l’altro in settori di particolare valenza strategica come quelli della componentistica elettronica per armamenti e per trasporti ad alta velocità su rotaia. Le aziende in questione sono la “Tecnolab s.r.l.” e la “Esitalia s.r.l” amministrate rispettivamente da Antonio Cassese e Alfredo Luongo.
La complessa attività investigativa ha tratto origine dal fallimento della “Teconlab s.r.l. “ che annoverava tra i maggiori clienti società del “Gruppo FINMECCANICA” alle quali aveva reso forniture per la realizzazione dei treni “Alta Velocità” e per la costruzione di missili e tecnologie per la difesa. Le indagini hanno consentito di incrociare le risultanze ottenute con i flussi finanziari rintracciati anche attraverso indagini tecniche ed hanno fatto emergere una strutturata attività fraudolenta posta in essere dai due amministratori oggetto di misura restrittiva della libertà personale. In questo modo si è potuto accertare che la “Esitalia srl” non era altro che la continuazione della “Teconlab srl”, che nel frattempo era stata dichiarata fallita e quindi svuotata di tutte le attività produttive. Altri controlli hanno permesso di accertare non solo che la società “Esitalia srl” stava operando nello stesso settore commerciale della società fallita, ma anche con gli stessi clienti, con i medesimi apparati e con lo stesso personale tecnico specializzato. La Guardia di Finanza grazie agli elementi informativi ottenuti ha riconosciuto i diversi passaggi posti in essere dai soggetti coinvolti a vario titolo nella bancarotta. E’ stato accertato che i responsabili del dissesto hanno causato alla “Tecnolab srl” un’imponente esposizione debitoria pari a 4.729.863,39 euro,costituita in gran parte da debiti di natura tributaria,nonché distratto beni per un valore complessivo pari a 1.003.126,00 euro a favore della società in bonis “Esitalia Srl” attraverso una fittizia cessione di ramo d’azienda che, unitamente ad abili artifizi contabili, ha consentito di sottrarre utile patrimoniale alla massa dei creditori e agli organi fallimentari.

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