lunedì 12 settembre 2011

Centrale nucleare di Marcoule "Incidente atomico concluso" dichiarano le autorità francesi. Il livello di guardia comunque rimane alto anche in Italia distante solo 200 chilometri da Marcoule

di redazione
L'incidente è chiuso: l'autorità per la sicurezza nucleare francese ha dichiarato conclusa l'emergenza per l'esplosione di un forno utilizzato per il riciclaggio di scorie a bassa radioattività nell'impianto Centraco di Codolet (Marcoule), sud della Francia, 257 chilometri da Torino.
Nell'esplosione - un «incidente industriale, non un incidente nucleare», puntualizza EDF, il gruppo dell'energia francese del quale Centraco è una filiale - è morto un dipendente dell'impianto e altri quattro sono rimasti feriti, uno dei quali in modo grave. L'ASN, l'Authority per la sicurezza nucleare, ha attivato una cellula di emergenza subito dopo l'incidente, avvenuto poco prima di mezzogiorno e dichiarato concluso alle 16. «Non c'è stato bisogno di alcuna misura di isolamento o di evacuazione» dei lavoratori del sito, ha precisato il ministero degli Interni. Nessuna misura di sicurezza è stata adottata per i dintorni della centrale, dove l'aria è comunque monitorata costantemente e non si registrano variazioni di radioattività. La vittima è «morta nell'esplosione», dicono i responsabili della centrale, i soccorritori «non hanno registrato alcuna presenza di radioattività». Sul posto è attesa nel pomeriggio il ministro dell'Ecologia, Nathalie Kosciusko-Morizet, per partecipare a una riunione di «valutazione precisa di eventuali impatti radiologici dell'incidente». Intanto l'organizzazione ecologista Greenpeace ha chiesto che venga fatta «trasparenza totale ed immediata» sull'esplosione che si è verifica oggi nell'impianto nucleare di Marcoule, nel sud della Francia. «È indispensabile che le popolazioni locali siano informate in tempo reale sulla situazione e su eventuali fughe radioattive», ha scritto in un comunicato Yannick Rousselet di Greenpeace France. «Questo sito non rientra nelle ispezioni alle istallazioni nucleari francesi chieste dal governo, né in quelle effettuate dall'Autorità di sicurezza nucleare. Ciò dimostra - si legge ancora - che la Francia non ha tratto alcuna lezione dall'incidente nucleare giapponese di Fukushima». Rimane comunque lo stato di allerta anche in Italia, c'è da precisare che l'incidente è accaduto a circa 200 chilometri dal confine italiano. «La Protezione Civile è in contatto permanente con i Vigili del Fuoco, l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e le strutture di Protezione Civile della Regione Piemonte per monitorare eventuali conseguenze dopo l'esplosione avvenuta nel sito nucleare di Marcoule, nel sud della Francia». Lo ha dichiarato il sindaco di Torino, Piero Fassino, commentando l'incidente avvenuto a una trentina di chilometri da Avignone e a circa 250 chilometri in linea d'aria dal capoluogo piemontese.

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