di Di Bonito Jacopo.
E' tutto pronto per il debutto della nazionale italiana nella coppa del mondo di rugby in Nuova Zelanda. Dopo le prime due giornate che hanno visto la facile vittoria degli All Blacks, delle Fiji,
della Francia e dell'Inghilterra, domani tocca agli azzurri. La sveglia italiana per tutti gli appassionati dovrà suonare molto prima del solito. La sfida con l'Australia, che si giocherà alle 15.30 (orario neozelandese), verrà trasmessa in Italia, a causa del fuso orario, alle 5.30. La consolazione però, per chi non ama svegliarsi all'alba, può venire dal fatto che le altre tre sfide dell'Italia nel primo girone verranno giocate in orari italiani meno stressanti. L'Italia arriva a questa competizione con diverse domande alle quali trovare risposta. Alle volte la squadra è ben messa in campo e capace di vittorie come quella con la Francia al Flaminio, altre volte invece ingenua ed irritante, come nella sconfitta con la Scozia di fine agosto. Il ct Mallett ha deciso: in campo va chi sta meglio fisicamente, senza esperimenti di alcun tipo. Si punterà come al solito sulla mischia con Parisse, Barbieri e Zanni in terza linea, Van Zyl e Del Fava in seconda, Castrogiovanni, Ghiraldini e Lo Cicero in prima. I calci piazzati saranno affidati a Mirco Bergamasco, e niente accade se Mauro Bergamasco, autentico simbolo di questa squadra, troverà posto solo in tribuna; nel rugby il gruppo è più importante del singolo, inversamente a quello che solitamente accade negli altri sport. L'Italia ha dinanzi a sé un cammino difficile, ma non impossibile. Che l'obiettivo siano i quarti di finale, questo è chiaro a tutti, anche se molto dipenderà da cosa accadrà nelle altre sfide del girone. L'Italrugby affronterà domani mattina l'Australia, la Russia il 20 settembre, gli Stati Uniti il 27 settembre ed infine il Giappone il 2 ottobre. Poi…si vedrà.
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