di Jacopo Di Bonito
Debutto migliore non poteva esserci, o forse si? Il Napoli ritorna da Manchester con un punto che sembrava un miraggio ad inizio partita. Un pareggio che sta incredibilmente stretto alla squadra di Mazzarri.
Un primo tempo perfetto, fatto di distanze giuste tra i reparti e ripartenze che mandano in crisi i difensori del Manchester. La cronaca parla anche di una traversa di Lavezzi dopo un’irresistibile serpentina dell’argentino.
Poi arriva il secondo tempo e la squadra partenopea dimostra cosa vuol dire essere diventati grandi. Palla a terra e testa alta. Un contropiede e Cavani, un po’ sacrificato fino a quel momento, che con un piattone porta in vantaggio la squadra di Mazzarri.
Napoli e Manchester non sono mai state così vicine. Un filo continuo lega la città del sud italia con i 3000 tifosi in trasferta nello stadio dei Citizen. Il Napoli, al debutto in Champions League, è in vantaggio contro il Manchester City, una delle quattro squadre più forti al mondo.
Ricomincia la partita in un’atmosfera incredibile. I tifosi inglesi demoralizzati, quelli italiani in delirio. La squadra di Mazzarri continua a spingere. Esce Lavezzi per un problema alla caviglia, entra Dzemaili. Hamsik sfiora il gol del doppio vantaggio. Il Napoli ci crede, ma l’occasione sfavorevole è dietro l’angolo. Fallo di Inler. Kolarov, pronto alla sostituzione, si incarica della battuta. Parabola perfetta che lascia di stucco De Sanctis, ed è 1 a 1.
Mazzarri così cambia. Prima entra Pandev, poi Santana. Il Napoli non si chiude. Il Manchester riparte in contropiede al 90’, segno che la squadra di Mazzarri non ha paura e vuole vincere la sfida. La cronaca della partita però finisce qui. Il Napoli esce dal campo con un punto in classifica, con un pareggio che anche se ottenuto in casa del Manchester City, lascia un grande amaro in bocca.
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