mercoledì 14 settembre 2011

L’Inps le chiede la restituzione di un assegno di invalidità perché deceduta ma lei, invece, è viva


Di Dania Alfieri
Per l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, Maria Molettieri, 69 anni, residente a Napoli, era deceduta il primo luglio scorso. Ma la donna, invece, è viva e ha scoperto il gravissimo errore solo pochi giorni fa quando, un funzionario della banca
dove le viene accreditato l'assegno di invalidità, ha chiamato a casa per chiedere ai suoi familiari di restituire una somma pari a circa 800 euro.
L'anziana donna, per risolvere il disguido, si è dovuta recare, nonostante i disagi causati dalla sua invalidità, presso la sede napoletana dell’Inps e consegnare un "certificato di esistenza in vita" rilasciatole dal Comune. La causa dell’errore, ha riferito una funzionaria dell’Inps, è stato un caso di omonimia.
Nonostante la presentazione del certificato di esistenza in vita il problema però non è stato risolto, la signora Maria, infatti, dovrà rivolgersi anche all'Agenzia delle Entrate per fare definitivamente chiarezza su quello che è avvenuto. Le è stato detto che la pensione non le sarà riaccreditata prima di una sessantina di giorni. "Per fortuna posso contare sui miei familiari - dice Maria Molettieri - altrimenti non saprei come fare". "Siamo rimasti meravigliati per quanto accaduto - ha spiegato Barbara, la figlia - un disguido, per carità, può accadere ma l'importante è porre rimedio in fretta". E intanto Maria, vedova da giugno, non se ne fa una ragione. "Mi meraviglio - afferma Maria - anche perché lo scorso 16 agosto mi è stata assegnata la pensione di reversibilità di mio marito, deceduto nel mese di giugno. Che dire? Speriamo solo che facciano in fretta per chiarire questa vicenda che mi appare davvero assurda". L’episodio desta comunque delle perplessità. Un errore simile non va sottovalutato anche perché per commetterlo ci sono voluti pochi istanti ma la signora Maria per risolvere la faccenda dovrà attendere circa due mesi, un arco di tempo nel quale non sarà economicamente indipendente. Maria, come ha dichiarato, può contare sull’ appoggio dei suoi familiari ma, ci si chiede, se fosse capitato ad una persona meno fortunata che della pensione non può assolutamente fare a meno?




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