Di Jacopo Di Bonito
Jorge Lorenzo e Ben Spies parteciperanno al Gp di Motegi in programma il 2 ottobre in Giappone. La Yamaha ha annunciato la decisione dei due piloti attraverso un comunicato nel quale si fa riferimento anche ad una livrea commemorativa (50 anni d'attività nel motor sport)
che sarà utilizzata per l'occasione. E così…si parte. Al diavolo tutte le preoccupazione ed i dubbi che per più di tre mesi hanno tenuto banco all'interno del paddock. Si va lì e si corre, senza pensare allo tsunami, alle radiazioni, alla centrale di Fukushima che dista appena 120 km. Si sbriciolano così in un sol colpo tutte le perplessità del campione del mondo in carica Jorge Lorenzo, che nei mesi scorsi è sembrato uno dei più accaniti sostenitori del “non si parte e basta”. Poi però qualcosa è cambiato. Le rassicurazioni della Dorna, la società organizzatrice del mondiale, le pressioni della Honda (proprietaria del circuito) disposta a tutto pur di non perdere i proventi degli sponsor, e l'improvviso sgretolamento della Safety Commission, hanno spinto il motomondiale verso il Giappone. Valentino Rossi è apparso assolutamente contrariato.“ Non vorrei andarci, ma alla fine credo che partirò per il Giappone. Potrei anche scegliere di restare a casa, ma sarei sicuramente criticato”. Poi lancia un messaggio ai suoi colleghi: “ Se i piloti fossero stati veramente uniti avremmo potuto fare qualcosa, ma così purtroppo non è”.
Da registrare ci sono anche le considerazioni dell'opinione pubblica. Chi ha già il biglietto aereo per Motegi assicura che nella zona del circuito non ci sono problemi per la salute, difendendo la scelta anche sul piano etico e morale con il messaggio: “ Non possiamo lasciare sola la popolazione”. Chi invece non partirà crede che sia pura follia recarsi ad un centinaio di km da una centrale tutt'altro che sicura, in una zona ancora fortemente interessata da eventi sismici, per partecipare ad una manifestazione sportiva. In questo tira e molla infinito ci sono poi le notizie che la cronaca consegna al mondo dell'informazione.
In seguito ad alcuni rilevamenti effettuati dal Ministero della Scienza nipponico è stato accertato che: il cesio presente nella zona di Fukushima è 137 volte superiore agli standard seguiti per evacuare Chernobyl, e che il livello di radioattività nell'aria ha raggiunto il suo punto massimo di pericolosità proprio nei giorni scorsi. Il Gp di Motegi molto probabilmente si disputerà. Si correrà sulla pista giapponese senza alcun pilota assente, anche se questa volta, la non-presenza sarebbe stata sicuramente meno ingiustificata.
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