martedì 13 settembre 2011
Policlinico, pazienti nei letti sporchi
di Andrea Acampa
Emergenza al Secondo Policlinico: mancano le lenzuola pulite e i pazienti vengono ricoverati sui letti sporchi. Su letti e barelle mancano le lenzuola di ricambio, con gli ammalati costretti ad una situazione a dir poco precaria dal punto di vista della pulizia. Nel reparto di Psichiatria otto ammalati
sono senza lenzuola pulite da due giorni. Ieri mattina, invece, sette nuovi pazienti del reparto di maxillo-facciale hanno dovuto attendere per ore prima che si trovasse la biancheria pulita per ricoverarli. «Non ci sono altre lenzuola di riserva - protestano i pazienti - se si sporcano di sangue non è possibile nemmeno cambiarle e mancano anche federe e cuscini». Una situazione che si ripete. Un caso simile è avvenuto al Cardarelli, ad inizio mese, mentre nell’ospedale federiciano, già dalla scorsa settimana c’è stata una situazione analoga nel reparto di Medicina Pediatrica e in quello di Psichiatria.
Anche i “trenini” per il trasporto della biancheria sterile, che normalmente attraversano i viali dell’ospedale, sono fermi, e intanto le lamentele del personale divengono via via più numerose e aspre. I nuovi ricoverati si sono trovati sulle barelle oppure hanno dovuto attendere per ore prima del ricovero, mentre chi già era ricoverato, come è avvenuto in Psichiatria, ha dormito nei letti sporchi. Lenzuola non prelavate e lavate e quindi potenzialmente pericolose perché veicolo di infezioni. Solo qualche reparto è riuscito ad avere una minima scorta per le emergenze. Il danno, neanche a dirlo, è imputabile agli oltre due milioni di euro di debiti che l’ospedale ha nei confronti della ditta di lavanderia. L’ultimo pagamento è avvenuto un mese fa, quando sono state versate nelle casse delle imprese la metà dei soldi di Aprile 2010. Intanto, la scorsa settimana c’è stato l’incontro tra il manager dell’ospedale universitario, i sindacati e i rappresentanti delle imprese. Il rettore ha garantito che entro fine mese sarà firmata la convenzione. «In commissione bilancio sono riusciti ad ottenere lo sblocco del turn over - spiega Gino Di Martino, segretario provinciale del sindacato Snals Università - abbiamo chiesto che siano fatti dei concorsi seri. Servono forze fresche, siamo caricati di straordinari e il servizio peggiora. L’azienda riesce a tamponare le pressioni delle ditte con promesse e solti di tanto in tanto, ma le imprese minacciano l’interruzione del servizio da un momento all’altro. C’è stato caos sia a giugno che a luglio scorso. Temiamo problemi per la ditta di pulizie e per la mensa che non ha più i soldi per pagare le materie prime».
Nei giorni scorsi si sono susseguiti gli incontri degli imprenditori con l’azienda universitaria, ma non c’è stato nulla da fare. La nota giunta in amministrazione parla chiaro: le forniture arriveranno fino a fine mese, poi saranno interrotti i servizi. Insomma si ripete il già paventato stop di giugno, poi rientrato. Tra le ditte che lavorano nella struttura c’è l’”Ep” che fornisce il vitto ai degenti e gestisce la mensa per i dipendenti. Stop per le ditte di pulizia “Esperia” e “Marrone” e per l’America laundry service che forniva la biancheria pulita. Le varie ditte di servizi si sono fatte certificare il credito che ammonta a decine di milioni di euro - solo la mensa vanta crediti per 8 milioni di euro - e non hanno intenzione di attendere oltre per il pagamento di forniture e servizi in questo anno e mezzo.
«Senza la firma della nuova convenzione - continua Di Martino - il debito che si è creato non sarà mai estinto, ma è destinato a crescere. Per ora percepiamo 155 milioni di euro all’anno, la nuova convenzione, invece, prevede 210 milioni, con i quali potremmo pagare i debitori. Senza contare le carenze di personale: mancano 6 infermieri per reparto».
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