martedì 13 settembre 2011

Policlinico, pazienti ricoverati nei letti sporchi Intervista a Giovanni Canfora, direttore generale del nuovo Policlinico

Giovanni Canfora

di Enzo Musella
L'emergenza delle lenzuola sporche neri reparti delle cliniche universitarie della Federico II sembra essere rientrata. Una situazione paradossale legata al mancato pagamento della ditta American Landry che fornisce quotidianamente lenzuola e biancheria pulita al Nuovo Policlinico di Napoli. Ieri, dopo che il "Roma" ha denunciato il caso di ammalati ricoverati in letti senza lenzuola o addirittura
sporche di sangue, Giovanni Canfora, direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria della Federico II, ha subito convocato la ditta di lavanderia che fornisce il servizio, affrontando il problema e a quanto pare risolvendolo, ma solo temporaneamente.
"Da aprile del 2010 tutte le ditte che forniscono servizi alla nostra azienda sanitaria non percepisco un euro ed hanno minacciato di interrompere i servizi - afferma Canfora - quanto è accaduto in queste ore con la ditta di lavanderia è grave e solo grazie alla loro comprensione sono riuscito ad evitare la sospensione del servizio. Una promessa ottenuta solo in virtù della prossima firma dei protocolli d'intesa. Se ad interrompere il servizio fosse stata la ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti speciali sarei stato costretto a chiudere il Policlinico - chiosa il numero della azienda sanitaria federiciana - la firma dei protocolli d'intesa, che regolano i rapporti finanziari tra Regione e Università, è vitale, oltreché essere un atto dovuto per questa azienda sanitaria. Solo ricevendo dalla Regione, ogni anno, i 191milioni euro concordati nei protocolli d'intesa possiamo uscire da questa impasse". Conclude Canfora.
Cosa è accaduto con la ditta che fornisce il servizio di lavanderia al nuovo Policlinico?
"Quanto accaduto con la ditta che ci fornisce biancheria pulita è un segnale che deve far riflettere. La ditta American Landry fornisce il servizio di lavanderia a quasi tutti gli ospedali della Campania e ad oggi vanta un credito dalla Regione Campania di oltre 33milioni di euro di cui due di nostra competenza. I dirigenti della ditta con me sono stati chiari, in questa situazione non possono andare avanti, sono indebitati con le banche e in grossa difficoltà. Come dargli torto. Abbiamo trovato una soluzione tecnica. Sono dei professionisti e mi hanno garantito il cambio di biancheria ogni giorno per mille posti letto, azzerando però il deposito".
Per quanto tempo hanno garantito il servizio?
"Non per molto. Con loro sono stato chiaro. Entro questo mese dovranno essere firmati i protocolli d'intesa e i primi creditori ad essere pagati saranno le ditte che forniscono i servizi essenziali per il funzionamento dell'azienda sanitaria".
Quale è la situazione con le altre ditte fornitrici di servizi?
"Ci troviamo nella stessa situazione della ditta di lavanderia. Abbiamo poco tempo. Non credo che le aziende che ci forniscono i servizi di mensa, guardiania, di raccolta dei rifiuti speciali, possano aspettare allungo. La sopravvivenza di questa azienda sanitaria è legata alla firma dei protocolli d'intesa"
Quando presume verranno firmati?
"In queste ore il nostro ufficio amministrativo, su sollecitazione della Regione, ha elaborato e già inviato a chi di dovere, un documento tecnico nel quale sono state inserite tutte le voci di bilancio relative alla debitoria pregressa accumulata dall'azienda sanitaria che dirigo, e non mi riferisco solo a quella accumulata dal 2008 al 2010, ma soprattutto a capitoli debitori molto precedenti al 2008. Di fatto in questo modo si chiude il contenzioso amministrativo con la Regione e finalmente si procederà alla firma dei protocolli d'intesa".
Rimane sapere quando?
"Sono convinto che l'accordo verrà firmato entro questo mese".
E se così non fosse?
"Sarebbero guai per tutti, soprattutto per gli ammalati. E' un'ipotesi da scartare. Le conseguenze potrebbero essere devastanti per l'assistenza, la didattica e la ricerca"

Nessun commento:

Posta un commento