di redazione
Milano - Contenitori ad alta affidabilità a loro volta riciclabili, divisione metodica dei rifiuti e un termovalorizzatore che garantisce una riduzione del 70% delle emissioni rispetto a quanto previsto dalla normativa italiana.
Così la spazzatura dell'ospedale diventa ecosostenibile. È il metodo scelto dall'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano per dare slancio alla svolta "green" dell'ospedale. Il sistema con cui l'Istituto diretto dall'oncologo Umberto Veronesi si è trasformato in un ospedale a "imballo zero", domani sarà al centro di un workshop organizzato nell'ambito della XII Conferenza nazionale di sanità pubblica in corso a Roma. Il principio di base è: meno rifiuti e più imballaggi riutilizzabili. Un'equazione che permette «la riduzione degli scarti prodotti del 20%», assicurano gli esperti. Il sistema è focalizzato sull'uso dei contenitori in plastica riutilizzabili e riciclabili in luogo dei vecchi contenitori monouso di cartone: una soluzione applicabile non soltanto per ridurre il quantitativo dei rifiuti, ma anche per aumentare la sicurezza e abbattere i costi sostenuti dalle strutture sanitarie. Vantaggi compresi subito e appieno dallo stesso Ieo.
In sostanza, il rifiuto raccolto in ospedale reparto per reparto viene prima diviso in categorie a cui si assegna un contenitore ad alta affidabilità, e poi conferito poi in un termovalorizzatore a ridotto impatto ambientale, che garantisce una riduzione delle emissioni del 70% rispetto a quanto previsto dalla normativa italiana. Lo stesso contenitore - realizzato con materiale rigenerato e riutilizzabile previa procedura di lavaggio, disinfezione e sanificazione dopo ogni ciclo d'uso - una volta svuotato non entra nel ciclo dei rifiuti. Viene recuperato, triturato e il materiale utilizzato per nuovi contenitori, con aggiunta di una minima parte di materiale vergine. (Fonte: Adnkronos Salute)
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