di Antonio Cuomo
Stamane alle 12.30 circa, a Castellammare di Stabia in via Madonna della Libera, esplode un capannone contenenti fuochi pirotecnici. Sul posto si sono immediatamente precipitati i vigili del fuoco, le forze dell’ordine ed i mezzi di soccorso. Nella forte esplosione è stato coinvolto un ragazzo di cui non si conosce l’entità. Il ragazzo gravemente ferito è stato trasportato prima nel vicino ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, poi trasferito al centro grandi ustioni del Cardarelli di Napoli.
Un forte boato ed una colonna di fumo si sono innalzate dalla collina della città delle acque, ma le cause del disastro sono ancora da stabilire, gli agenti della Questura di Castellammare stanno eseguendo verifiche e accertamenti. Intanto, il manufatto esploso risulta abusivo, in esso veniva occasionalmente stoccato il materiale pirotecnico prodotto dalla fabbrica di fuochi d’artificio “Ruocco”. C’è chi già polemizza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Questa tragedia, di cui non conosciamo l’entità e le cause, ripropone drammaticamente il tema degli incidenti sul lavoro, una spaventosa piaga che l’Italia continua ad essere protagonista. Nel solo 2011 basti pensare ad una registrazione di circa 380 morti. Non esistono giustificazioni, nessuno può mettere a repentaglio la propria vita e quelli degli altri per lavorare, per mantenere la propria famiglia, e magari sostenere gli studi dei propri figli. Il governo deve fare di più. Servono più ispezioni, corsi di formazione seri e sanzioni efficaci per i titolari delle fabbriche e delle aziende che non rispettano le vigenti norme di sicurezza. E’ inaccettabile pensare che si debba morire sul posto di lavoro. Una strage che purtroppo continua a prevalere senza arrestarsi mai e che anzi registra una continua crescita. Intanto, si attende che sia fatta luce sulla dinamica e le cause di quanto accaduto.
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