di Enzo Musella
Si apre uno spiraglio per i bambini della Campania affetti da patologie psichiatriche. L'unità ospedaliera di neuropsichiatria infantile del Vecchio Policlinico di Napoli, l'unica in Campania, da oltre due mesi ha chiuso le porte ai ricoveri ordinari per mancanza di medici specialisti ed infermieri. Nelle ultime settimane è esplosa la rabbia delle famiglie dei piccoli pazienti e soprattutto dei neuropsichiatri della Campania. Dopo che il quotidiano "Roma" ha denunciato la scandalosa situazione e raccolta decine di testimonianze da parte dei medici e famigliari degli ammalati, la Regione Campania prende una decisone che porterà quiete e soprattutto maggiore sicurezza a tutte le parti coinvolte in questa brutta faccenda.
Da fonti ufficiali apprendiamo che i due sub commissari alla Sanità pubblica in Campania, Morlacco e Coppola, hanno deliberato l'acquisizione di due medici specialisti da portare in carico al reparto di neuropsichiatria infantile della Sun.
Antonio Pascotto, primario della neuropsichiatria del Vecchio Policlinico, a dicembre 2010, rende nota la grave carenza di specialisti e la necessità che fossero assegnate all'unità ospedaliera almeno cinque neuropsichiatri infantili. A febbraio la direzione generale inoltra alla Regione Campania la richiesta di assunzione di cinque neuropsichiatri infantili. Insomma, sulla scrivania di Morlacco e Coppola, giaceva da tempo la richiesta di acquisizione di neuropsichiatri da destinare al reparto. Oggi la svolta, solo due nuovi medici, di più non è possibile. Meglio poco che niente e considerando l'aria che tira, è meglio accontentarsi.
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