giovedì 13 ottobre 2011

Mancano le lenzuola pulite nei reparti, è caos al Policlinico della Federico II

di Andrea Acampa
(articolo pubblicato il 13 ottobre 2011 sul quotidiano "Roma")
Non si ferma la protesta dei lavoratori dell’America laundry service. La ditta che fornisce la biancheria pulita all’interno dell’ospedale universitario vanta crediti per due milioni e mezzo di euro, pagamenti arretrati dall’aprile del 2010.
La biancheria pulita scarseggia ed è quasi introvabile in alcuni reparti e anche i trenini che la trasportano all’interno delle strutture, sono fermi. Martedì l’allarme nel reparto di chirurgia dove si cambiano, quotidianamente, anche tre lenzuola per paziente. A fronte di 30 ammalati sono state consegnate soltanto 40 lenzuola. Ieri c’è stato il vertice con la direzione della struttura federiciana. Il direttore sanitario di presidio, Elena Giancotti si è subito mobilitata e ha incontrato i responsabili della ditta. Assicurando garanzie di pagamento nei prossimi giorni, sembrerebbe rientrata la protesta, ma bisognerà vedere fino a quando si placheranno gli animi dei lavoratori che non vengono pagati da mesi. Non solo. Ci sono arretrati anche con altri ospedali che fanno capo all’Asl Napoli 1, tant’è che il caso, di ritardi, o quantità minori nelle consegne di biancheria pulita, rischia di estendersi ad altri ospedali. I lavoratori puntano il dito contro il governatore Caldoro che non firma la convenzione per il nuovo anno e lascia “a secco” i Policlinici. 
Intanto, si è mobilitato il direttore sanitario di presidio, Elena Giancotti, che incontrerà i rappresentanti dell’America laundry service, la ditta che fornisce la biancheria pulita. Il caso rischia di estendersi ad altri ospedali. È un allarme che ritorna a distanza di mesi. Agli inizi di settembre a pagarne le conseguenze furono gli ammalati del reparto di Psichiatria senza lenzuola pulite da giorni. Tocco attendere le lenzuola pulite anche ai pazienti del reparto di maxillo-facciale, per ore in attesa prima che si trovasse la biancheria pulita per ricoverarli. Intanto, ritorna il nodo sulla convenzione. Nelle settimane precedenti c’è stato l’incontro tra il manager dell’ospedale universitario, i sindacati e i rappresentanti delle imprese. Il rettore ha garantito che entro fine mese sarà firmata la convenzione. «In commissione bilancio sono riusciti ad ottenere lo sblocco del turn over - spiega Gino Di Martino, segretario provinciale del sindacato Snals Università - abbiamo chiesto che siano fatti dei concorsi seri. Servono forze fresche, siamo caricati di straordinari e il servizio peggiora. L’azienda riesce a tamponare le pressioni delle ditte con promesse e solti di tanto in tanto, ma le imprese minacciano l'interruzione del servizio da un momento all’altro. C’è stato caos sia a giugno che a luglio scorso. Temiamo problemi per la ditta di pulizie e per la mensa che non ha più i soldi per pagare le materie prime. Emergenze che con la firma della convenzione possono essere risolte. Da voci di corridoio, infatti, sembrerebbe che a Palazzo Santa Lucia siano arrivati i fondi, insomma non è più una questione economica, ma politica». 

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