di Jacopo Di Bonito
La prevenzione delle patologie che colpiscono le donne, cancro al seno o all'utero, divide l’Italia in due. Mentre al nord quasi il 70% delle donne si sottopone a screening periodici, al sud solo sei donne su dieci si sottopongono alla mammografia, esame di base per prevenire il tumore al seno. Quando poi si parla di esami come il pap-test e lo screening mammario, la percentuale meridionale precipita vertiginosamente. Nonostante tutti gli slogan sulla prevenzione, le parole dei medici e le campagne del Ministero della Salute, al sud le donne non sentono l’esigenza di farsi controllare. La denuncia arriva direttamente dal Libro bianco 2011“. La salute della donna dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna ONDA” che, dati alla mano, ha mostrato come l’Italia marci a due velocità.
Infatti, per quanto riguarda la mammografia i numeri parlano chiaro: nel 2005 il tasso per le donne di 40 anni e oltre è stato del 56,3% con punte massime a Bolzano (70,9%), Emilia Romagna (69,8%) e Trento (69,7%). Le regioni del Sud presentano invece valori sotto la media nazionale, con i tassi più bassi per la mammografia registrati in Campania (36%), Calabria (36,1%) e Sicilia (36,9%). Fanno eccezione, registrando valori più alti per le donne laureate, il Molise, l'Abruzzo e la Basilicata (rispettivamente 67,2%, 70,7%, 76,3%). In generale i tassi per questo esame aumentano progressivamente con il grado di istruzione, raggiungendo il 66,9% nelle donne laureate. Non particolarmente rincuoranti sono i risultati dello screening mammario, infatti : nel 2008, le donne invitate mediante programmi di screening mammografico sono state complessivamente 2,50 milioni e gli esami effettuati sono stati 1,35 milioni. Purtroppo, rileva il rapporto, solo poco più del 10% di questi sono stati effettuati nelle regioni del Sud e Isole, anche se dal 2000 è comunque in aumento la percentuale di donne meridionali inserite nei programmi di prevenzione. Se per la mammografia e per lo screening mammografico si può parlare di percentuali meridionali basse, il divario tra Nord e Sud sembra dilatarsi irrimediabilmente quando si evidenziano i dati in merito al pap-test (per prevenire il tumore alla cervice uterina). Bolzano fa registrare il valore più alto con circa 85% di copertura, mentre sempre più nera appare la situazione meridionale, con Calabria e Sicilia che fanno registrare valori pari a 41% e 44% .
Allarmanti sono le parole del Ministro della Salute Ferruccio Fazio che ha dichiarato: “La prevenzione ha portato in questi anni ad una drastica riduzione della mortalità per cancro al seno, e questo grazie all'intervento precoce. L'accesso alla mammografia e allo screening mammario rappresenta dunque una realtà importante ma, purtroppo - ha sottolineato Fazio - ancora a macchia di leopardo sul territorio". La mancata prevenzione femminile resta un problema di difficile risoluzione. Poter accorgersi di un “problema” prima che questo diventi malattia, è una possibilità che qualche anno fa non esisteva. La prevenzione femminile è importante, del resto: prevenire è sempre meglio che curare.
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