martedì 8 novembre 2011

Il 14 Novembre, un “NO” all’alcol per un “SI” alla vita

di Valeria Pollio
Sempre più drammatica la relazione con le dipendenze, soprattutto quella da bevande alcoliche. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) stima che, globalmente, il consumo di alcol causi circa 2,5 milioni di morti ogni anno, di cui 320 mila tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. A livello mondiale il 3,8% di tutti i decessi è attribuibile all'alcol mentre in Europa, dove si registra il maggior consumo pro capite, i dati aumentano sensibilmente.
Non si tratterà di una campagna proibizionista ma informativa e per la prevenzione. Vogliamo
invitare le Istituzioni competenti a fare chiarezza e programmare con urgenza e senso diresponsabilità un'attività adeguata di sensibilizzazione – ha spiegato Mario Finzi, Presidente di
Assoutenti e promotore dell'iniziativa -. Anche per l'alcol i cittadini devono conoscere i rischi reali
per la loro salute, così come già avviene per il fumo”. Infatti proprio come i pacchetti di sigarette, le bevande alcoliche saranno “marchiate” negativamente. Chissà se solo questo riuscirà a diminuirne il consumo. Sicuramente non ha funzionato con le “bionde”.
Sempre secondo Assoutenti “anche solo tre bicchieri di vino a settimana basterebbero a danneggiare la salute con il rischio di tumori e, specie nelle donne, di quelli al seno; solo nel 2007 i morti in Italia per queste patologie sono stati 21.000. In generale il consumo a rischio riguarda il 15,8 % degli italiani al di sopra degli 11 anni, per un totale di circa 8 milioni e mezzo di persone”. Allarme anche in Italia. Nel nostro paese si parla spesso e volentieri di emergenza giovani e giovanissimi. Solo una piccolissima percentuale dell’alcol – dipendenti decide di sottoporsi a cure (incluse terapie di gruppo). Promuovendo questo tipo di campagne informative, probabilmente è possibile annullare, almeno in parte, il forte potere attrattivo che l’alcol esercita sui ragazzi, sempre più presi dalla moda “del bere per sballo”. Si pensi alla drunkoressia e al bridge drinking, pratiche attualmente diffuse tra i giovani.
L’alcol dunque è una tossina che uccide i micro organismi quali sono le cellule, l’alcol uccide l’uomo. Di solito ci si lascia ingannare dal mito del “bere poco non fa male”. Ma quel poco e spesso deve preoccupare, perché genere dipendenza e nessun beneficio. Il 14 Novembre, Si alla vita.

Morti non solo causate da incidenti automobilistici, sia chiaro. I ricercatori tengono a precisare che il consumo eccessivo di sostanze alcoliche avvicina sempre di più al rischio neoplasie. Per questo motivo, il 14 Novembre, si dirà No all’alcol, no alle malattie alcol-correlate, no alla violenza degli alcolisti e no agli incidenti automobilistici, quelli del “sabato sera”. Non si tratta di una campagna proibizionista, ma informativa e di prevenzione. Un’iniziativa che è partita dalle associazioni dei consumatori del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU), al fine di chiedere un parere al Consiglio Superiore di Sanità in merito ai pericoli dell'uso, ma soprattutto abuso, di alcol. Al Consiglio Superiore di Sanità si chiederanno, inoltre, piani di azione concreti, come ad esempio porre delle etichette sulle bottiglie di alcolici, con su scritto tutti i rischi e i pericoli annessi al loro eccessivo consumo, nonché la composizione delle stesse bevande.

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