giovedì 10 novembre 2011

Lavoro e misure di sicurezza: dagli annali della "Fondazione G. Di Vittorio" si ricordano le morti bianche

di Valeria Pollio
Da gennaio ad ottobre le vittime sul lavoro sono state 460 rispetto alle 441 dello stesso periodo del 2010. Solo nel mese di ottobre si stimano circa 57 incidenti, pari a circa 46 casi. Un’ incremento della mortalità del 4,3 % nel periodo tra il 2010 e il 2011 ha allarmato l’Osservatorio Sicurezza sul lavoro. La maglia nera va alla Lombardia, solo nel 2011 sono morte 60 persone sul luogo di lavoro. Tra le fasce a rischio, 40enni e 50enni.

Dati agghiaccianti che fanno emergere una dura verità, la sicurezza sul lavoro non è mai troppa. Proprio a questo tema sono dedicati gli annali della Fondazione G. Di Vittorio, “Uno sguardo lungo un secolo” su lavoro, salute e sicurezza, disponibile da oggi in tutte le librerie. “L'attuale crisi economica - scrive la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, nella prefazione del libro - ha portato molti a sostenere che prima di tutto viene il lavoro, derogando diritti, sicurezza a tutele. Parallelamente si registra un aumento delle malattie professionali contestuale a una maggiore pressione sui lavoratori, frutto ancora una volta di una cultura che gioca sulla povertà”. “E si parla –  aggiunge Camusso - del diritto alla vita come diritto dimezzato, alternativo al diritto al lavoro”. Partendo da questa realtà, gli Annali 2010 della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, curati in  ogni minimo particolare da Ornella Bianchi e Gloria Chianese, mettono in luce diverse riflessioni divise in più sezioni. Nella sezione “Tra memoria e quotidianità”, di Carlo Ghezzi e Alessandro Leogrande, si ricordano momenti memorabili della storia del nostro Paese come l'esplosione a Seveso nel 1976 dell'Icmesa, che provocò una nube tossica di grosse proporzioni. Nella sezione “Lavoro e sicurezza”, con saggi di studiosi e dirigenti sindacali come Diego Alhaique, Franco Carnevale, Stein Evju, Maria Luisa Righi, Antonella De Marco, Moulay el Akkioui, Paola Agnello Modica, forniscono diversi punti dai quali partire per farsi un’idea sul rapporto lavoro- sicurezza, nonché lavoro e salute dei lavoratori. Un’esposizione dettagliata dei diversi aspetti del problema. Nella sezione “Fabbrica e territorio” emergono alcuni casi sui quali da un po’ di tempo è calata l’ attenzione, fra questi l'amianto e la lotta per la salute sul luogo di lavoro a Casale Monferrato o all'Eternit di Bagnoli. Diverse testimonianze, che insieme ai saggi, forniscono importanti dati sui casi di infortunistica sul lavoro. Infine, nella sezione “Luoghi e strumenti della cultura sindacale”,  i saggi  di Antonio Colombi e Pieralberto Bertazzi, Andrea Gianfagna e Gloria Malaspina, Diego Alhaique, trattano soprattutto degli strumenti di diffusione della cultura sindacale sul tema salute e sicurezza. Tra questi la Clinica del Lavoro di Milano Luigi Devotò e l'Inca Cgil. Non mancano le riviste. Tra queste merita di essere citato l’inserto di Maria Paola Del Rossi, attenta nel rivisitare l'intera produzione bibliografica che il Centenario della Cgil ha sollecitato nell'articolata rete dell'organizzazione sindacale. Non c’è altro da aggiungere. Leggere per credere ed apprezzare, per ricordare le vittime di un diritto, per capire che la sicurezza sul lavoro è fondamentale.

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