lunedì 7 novembre 2011

Salute: Oms: un neonato su dieci nasce prematuro. Nuove tecniche a sostegno delle famiglie e raccolta fondi. A Roma Concerto di beneficienza

di Marina Ranucci 
Un bambino su dieci nasce prematuro. E’ quanto si evince dall’ultimo report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha registrato un aumento costante negli ultimi 20 anni dei nati prematuri prima della 37esima settimana di gestazione ed al di sotto dei 2,5 kg di peso. Un recente studio del Policlinico Umberto I di Roma conta 16.281 bambini nati pretermine dal 2000 al 2009. Oltre 32mila genitori che hanno dovuto affrontare il tortuoso percorso della nascita di un figlio prematuro sottopeso e spesso con malformazioni, bisognoso di cure ospedaliere costanti,

talvolta anche per alcuni mesi, prima di avere la gioia di cullare il bebè tra le proprie braccia e portarlo a casa. E se prepararsi a diventare mamma e papà in nove mesi è di per se un’esperienza affascinante, quanto difficile, trovarsi ad affrontare un parto prematuro ed improvviso può diventare un vero e proprio evento traumatico. Soprattutto se le cause scatenanti del parto prematuro possono mettere a rischio la sopravvivenza o la salute del neonato.
I reparti di Terapia Intensiva Neonatale (TIN), oltre a svolgere le delicate procedure ospedaliere, si stanno occupando di informare e sensibilizzare riguardo tutti i problemi e le patologie legate all’evento di una nascita prematura e delle svariate conseguenze che ne derivano per le famiglie che si trovano catapultate in una situazione del genere, grazie anche alla presenza di associazioni Onlus che operano sul campo. Quello che preoccupa in effetti è che pochi parlano di questo fenomeno e che nessuno sia preparato nonostante i dati allarmanti che evidenziano un aumento consistente.
La maggiore difficoltà, evidenziata nel report, va riscontrata nel rapporto madre-figlio quando subisce una separazione forzata e immediata al momento della nascita: la permanenza del neonato in ospedale in macchine incubatrici e le dismissioni della madre che tornerà a casa senza il proprio bambino.  Da ciò scaturisce una mancata armonia nel processo di attaccamento.
Presso i reparti TIN, nel momento in cui le condizioni di salute del neonato lo consentono, si è sviluppata la pratica della Marsupio o Canguro Terapia. Tale terapia consente, proprio tramite l’uso di un marsupio, di adagiare il piccolo sul petto nudo del genitore, in particolare della madre cosicché il neonato possa essere riscaldato e rassicurato dal ritmo del respiro e dal battito del cuore della madre, ricreando le dinamiche del periodo della gravidanza. La ripercussione psicologica è estremamente positiva nel ridonare stabilità al rapporto mamma-bebè. Ovviamente questa è una delle varie tecniche e pratiche di assistenza pisco-sociale che comporta l’impegno costante di esperti e quindi il dispiego di forze economiche, che si sa in termini di Sanità sono le prime a scarseggiare.
Proprio un’iniziativa a sostegno dei progetti di assistenza ai nati prematuri e alle proprie famiglie è l’organizzazione, a cura della Genitin Onlus, di uno spettacolo che si terrà il 27 novembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma con la partecipazione dei famosi Neri Marcorè, Luca Barbarossa e la Social Band and friends per una raccolta fondi da devolvere completamente a favore delle nascite premature.  (Fonte: Ansa)


  







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