domenica 4 dicembre 2011

Caldoro: Sanità, una Maginot contro i tagli

Caldoro: «Lo Stato ci chiede di fermare con i piedi un Frecciarossa lanciato a 300 km/h, tagliando un miliardo di pagamenti»
di Emanuela Guarnieri
(quotidiano Roma)
Un’autentica Maginot per scongiurare un rischio: quella della riduzione del fondo sanitario. È quella che il governatore della Campania, Stefano Caldoro, auspica in vista dell’incontro in programma domani a Roma tra Governo, Regioni e parti sociali. «Una riduzione del fondo sanitario è impensabile e incomprensibile. E sia per la sanità che per i trasporti è necessario recuperare ed incrementare le risorse». Ed è sulla sanità che insiste Caldoro: «Non c’è mai stato un taglio al fondo nella storia della Repubblica italiana, ma una progressiva diminuzione degli incrementi che nelle vertenze regionali. Il sindacato scrive al governatore: incrementi eticamente inaccettabili per i cittadini costretti ai sacrifici.
Il governatore Stefano Caldoro auspica in vista dell’incontro in programma domani a Roma tra Governo, Regioni e parti sociali. «Una riduzione del fondo sanitario è impensabile e incomprensibile. E sia per la sanità che per i trasporti è necessario recuperare ed incrementare le risorse». Ed è sulla sanità che insiste Caldoro: «Non c’è mai stato un taglio al fondo nella storia della Repubblica italiana, ma una progressiva diminuzione degli incrementi che nell’ultimo anno ha segnato il 2,5 per cento. E la stessa rinegoziazione serve per i trasporti. Il 15 dicembre, poi, con il premier Mario Monti parleremo specificamente del Sud». Tra l’altro, ricorda il governatore, sul fronte del risanamento del settore sanitario «nessuno in Italia può vantare i nostri risultati. Abbiamo avuto i 450 milioni che ci spettavano». Sono, però, anche i conti della Regione a preoccupare nell’ambito del discorso dei tagli. «Lo Stato ci chiede di fermare con i piedi un Frecciarossa lanciato a 300 km/h - spiega Caldoro - tagliando un miliardo di pagamenti». Per quanto riguarda il bilancio ordinario, infatti, l’indebitamento è di oltre 2 miliardi, un “buco che va coperto assolutamente” e che si somma drammaticamente a quello dei 4 miliardi della sanità e a quello di cassa, triste peculiarità specifica della Regione Campania. Un buco, questo, che sta generando prevalentemente azioni di pignoramento. «Non possiamo più indebitarci - dice Caldoro -, credo che la soluzione potrebbe risiedere nel potenziale del nostro patrimonio, sia di quello fruibile come appartamenti, palazzi, proprietà ma anche dell’enorme patrimonio non disponibile che riguarda gli ospedali: questo potrebbe aiutarci a svincolare la cassa e pagare l’indebitamento». Per questo motivo, Caldoro chiede al Governo di dare la possibilità alle Regioni, in particolare quelle del Sud, di spendere le risorse per la crescita considerando quelle europee fuori dal computo del limiti del Patto di stabilità: «Serve una svolta da parte del Governo e dell’Europa. Condivido le parole del ministro Passera, che accanto ad un’Italia in crisi individua anche delle potenzialità di crescita. E per noi vale lo stesso discorso: c’è recessione e crisi ma abbiamo margini di sviluppo, forse anche più di altre regioni. Il problema è che non abbiamo cassa, e per questo ho parlato anche della possibilità di cartolarizzare il patrimonio disponibile». Quello che necessita alla Regione, ora, una nuova-operazione verità sul bilancio. «Già ne abbiamo fatta una ed ha prodotto ottimi risultati - spiega il presidente - e ora ne stiamo pianificando un’altra, perché, come detto, c’è un indebitamento di oltre due miliardi. Per questo motivo, ho incontrato i capigruppo di maggioranza e opposizione per dare un segnale forte e aprire un confronto per trovare responsabilmente un’intesa». La situazione è difficile, quindi, e Caldoro lo conferma ulteriormente: «Mariano D’Antonio, nel suo libro, parla di “assalto alla diligenza”, raffigurando così la totale irresponsabilità di un sistema che ha creato un autentico corto circuito. Purtroppo, i trasferimenti sono stati divorati dallo sforamento». (Fonte: quotidiano ROMA)

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