mercoledì 7 dicembre 2011

Manovra Monti: «Una medicina amara ma necessaria» è il commento dei politici e la tassa di lusso colpisce i più ricchi

di Marina Ranucci
La manovra finanziaria presentata dal governo Monti ha scatenato i commenti dei politici. Ici, pensioni e tassa di lusso sono al centro dei dibattiti. Una “medicina amara” affermano, ma per risollevare le sorti dell’Italia, la pillola va ingoiata. «Una medicina amara ma necessaria – afferma  il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella (Pd) - come dimostra la reazione positiva delle borse e dei borsini dei titoli pubblici italiani. I sacrifici vengono spalmati sulla totalità della popolazione salvaguardando per ora le fasce più deboli – spiega l’eurodeputato -  nella speranza che l'aumento dell'Iva non debba essere attuato e che la sospensione dell'indicizzazione delle pensioni non sia oltremodo prorogato oltre la scadenza fissata ma – incalza Pittella - non ci sono ancora interventi di tassazione seppure transitoria

 sui grandi patrimoni che devono e possono compensare i nuovi tagli agli enti locali pur essendo apprezzabile in questa direzione il prelievo sui capitali scudati, l'aumento delle imposte su auto e barche di lusso e l'introduzione di imposte di bollo sulle attività finanziarie – chiosa il vicepresidente - per quanto riguarda le pensioni, si accelera il percorso già tracciato dalle precedenti riforme e si introducono comunque meccanismi volontari di incentivazione e disincentivazione per la permanenza al lavoro» conclude Gianni Pittella.  Ugualmente esordisce anche l’altro versante, quello di destra: «È una medicina amara, che da un lato contiene molti degli impegni che il governo Berlusconi aveva già assunto di fronte alle istituzioni europee - afferma Maria Stella Gelmini (Pdl) - dall'altro aggiunge ulteriori interventi, resi più dolorosi dall'aggravarsi della crisi in queste ultime due settimane. Ma il Pdl – sottolinea la Gelmini - non cambia certo strada, anche se larga parte del suo elettorato paga un pesante tributo alla responsabilità nazionale, dopo aver dato fiducia e coraggio all'impegno di Monti per portare l'Italia fuori dalla crisi. Perché la medicina non stronchi il malato occorre però – incalza l’ex ministro -  che la manovra abbia ora un secondo e terzo tempo, dopo un brevissimo intervallo: sulla riduzione dello stock del debito pubblico e, come ancora ci ha chiesto l'Europa, sul mercato del lavoro finalizzando così il lavoro prodotto dal governo Berlusconi», conclude la Gelmini. Per quanto riguarda la tassa di lusso, giunge il commento di  Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari: «La tassa sul lusso introdotta dall'ultima manovra non mi rende la persona più contenta del mondo ma penso che quando è necessario si debba fare qualcosa che abbia effetto per tutti. Non è una richiesta di generosità - ha aggiunto Montezemolo - ma una questione di scelte giuste, noi dobbiamo dare supporto al Paese in base alle nostre possibilità».

Nessun commento:

Posta un commento