martedì 13 dicembre 2011

Mix di antidepressivi e disturbi psichici. In Italia lo stato sanitario del Paese è a rischio

di Valeria Pollio
Crisi economica, flagello d’Italia? Non solo. A quanto pare a scuotere profondamente il nostro Paese è anche un malessere collettivo. Tanti, forse troppi, gli italiani alle prese con depressione ed altro tipo di disturbi psichici, compresi casi TSO. A confermarlo la Relazione del Ministero della Salute sullo Stato Sanitario del Paese, presentata oggi all’Auditorium di via Giorgio Ribotta dal Ministro Prof.Renato Balduzzi. Nel periodo che va dal 2009 al 2011 si è registrato non solo un sensibile aumento del consumo di antidepressivi (16,2 dosi giornaliere ogni mille abitanti, nel 2009. Nel 2010 +34,7 dosi), ma anche un elevato numero di degenze in strutture psichiatriche.
Italiani depressi, e non solo. Nella Relazione si legge anche altro. Sembra che il popolo dello stivale detenga il primato delle cattive abitudini, pigrizia e fumo al primo posto. E forse proprio per questo, nonostante l’elevata aspettativa di vita, si ritrova il più delle volte a fare i conti con la propria salute. Fra gli uomini, le malattie del sistema circolatorio, per la prima volta nel 2008, rappresentano la prima causa di morte (97.953 decessi su 281.824 totali) – ridotta del 60% rispetto al 1980 -, superando i tumori (97.441). Tra le donne invece, le malattie cardiovascolari (con 126.531 decessi su 296.366). Si tratta nella maggior parte dei casi di malattie cronico - degenerative legate all’invecchiamento. Un quadro clinico poco rassicurante.

Dai dati dell'Osservatorio Nazionale (OSMED) emerge che “il consumo di antidepressivi nell'ultimo decennio (periodo di riferimento 2009-2011) ha avuto un incremento medio annuo del 15,6%, con un aumento dal 16,2 di DDD per 1.000 abitanti del 2001 al 34,7 del 2009”. Per quanto riguarda, invece, il “Rapporto annuale sull'attività dei ricoveri ospedalieri, i “Dati SDO 2009” forniscono interessanti notizie. Prendiamo in esame i ricoveri ordinari  per disciplina 40 (Psichiatria). I dati mostrano che, a fronte di un numero assoluto di ricoveri (circa 120.800), il tasso di ricoveri ripetuti in psichiatria (41.111) risulta essere fra i più elevati (34,0). Anche i dati Istat sono abbastanza chiari: i disturbi mentali o disturbi nervosi, rappresentano un problema serio per il 4,3% per la popolazione totale, cifra che sale al 9,8% per gli over 65. Più degli uomini, sono le donne a manifestare segni di cedimento psicologico. Stando ancora alle informazioni Istat raccolte nell' indagine sull'ospedalizzazione per disturbi psichici, sembra che il numero di casi legati ai trattamenti sanitari obbligatori, regime TSO, dal 2005 al 2008 sia leggermente aumentato. Si va dal 4,16% del 2005 al 4,55% del 2008, sul totale delle dimissioni dei pazienti affetti da disturbi psichici. Il TSO è più frequente per gli uomini, secondo analisi di genere. Mentre, per quanto riguarda la fascia d’età, donne ed uomini tra i 25 e i 44 anni, sono più propensi alla destabilizzazione psichica.

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