martedì 6 dicembre 2011

Robot riabilitativo per danni da ictus: a Roma la sperimentazione direttamente a casa dei pazienti

di Marina Ranucci
La riabilitazione per i pazienti colpiti da ictus sarà affidata ad un robot. La straordinaria innovazione sarà introdotta in Italia direttamente a casa di alcuni pazienti romani. Il progetto di ricerca SCRIPT (Supervised Care and Rehabilitation Involving Personal Tele-robotics), coordinato dall'Università dell'Hertfodshire di Londra e finanziato dall'UE sarà sperimentato a Roma in collaborazione con l'IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) San Raffaele Pisana. L’Istituto specializzato in neuro riabilitazione, installerà i nuovi robot nelle case dei pazienti colpiti da ictus selezionati i quali potranno recuperare l’uso di mani e braccia, inabilitate dalla malattia, attraverso specifiche esercitazioni.
I robot, dotati anche di videogiochi per invogliare i pazienti a svolgere gli esercizi, saranno collegati ad una piattaforma di comunicazione tele robotica, che permetterà a medici e terapisti di controllare a distanza il lavoro dei pazienti, monitorandone i progressi. I medici potranno intervenire anche a distanza per modificare gli esercizi da svolgere e valutare se la riabilitazione programmata risulta idonea ed efficace. «Il progetto Script - spiega il Dottor Farshid Amirabdollahian, responsabile della ricerca dell'Università dell’Hertfodshire londinese - si focalizza sulla riabilitazione della mano e del polso, un'area della ricerca riabilitativa rimasta finora in secondo piano, ma potenzialmente in grado di fornire un contributo decisivo al recupero dell'indipendenza dei pazienti reduci da ictus – continua il ricercatore - i nostri prototipi saranno progettati per l'utilizzo domestico e per invogliare il paziente all'esercizio, anche grazie alla programmazione di videogiochi e di esercizi divertenti da eseguire per mezzo dei robot. Crediamo, infatti, che la disponibilità di strumenti semplici e divertenti da usare a casa possa essere la chiave per aumentare le possibilità di recupero dei pazienti cronici» conclude Amirabdollahian. Grazie ad i robot quindi, sarà possibile velocizzare tutto il processo riabilitativo, riducendo anche il numero di visite ospedaliere necessarie, sgravando sia i pazienti che il sistema sanitario. I tecnici dedicati alle piattaforme SCRIPT potranno controllare lo stato di funzionamento dei dispositivi direttamente dal proprio posto di lavoro ed intervenire in caso di difficoltà tecniche. Ancora una volta innovazione e ricerca a servizio della medicina.

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