di Marina Ranucci
Un vero e proprio appello. Quello che in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato le associazioni impegnate sul campo hanno consegnato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Una richiesta di aiuto e di sostegno arriva dal mondo del volontariato, in cambio della continua collaborazione con le forze sociali e le istituzioni, sempre nell’ottica della gratuità della sua azione. «Impegnarsi concretamente per costruire una cultura del volontariato e sperimentare solidarietà, fratellanza e uguaglianza in modo che il dono e la gratuità divengano bene comune e fondamento della nostra vita sociale – esordisce l’appello del mondo del volontariato - ci impegniamo
a sensibilizzare tutti i cittadini anche attraverso nuovi stili di vita, a costruire un nuovo modello di sviluppo sociale, culturale ed economico. In occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia - si legge nell'appello - vogliamo ricordare a noi e a tutti i cittadini che il volontariato è stato parte attiva nella costruzione della coscienza della comunità nazionale e delle comunità locali e ha contribuito alla realizzazione di una solidarietà diffusa e partecipata, elemento imprescindibile di una buona democrazia. Oggi il volontariato e il terzo settore - continua l'appello - sono un soggetto strutturato che opera con quasi sei milioni di volontari e gode della fiducia della stragrande maggioranza degli italiani. Questo ci rende particolarmente consapevoli delle responsabilità della nostra azione e della necessità di continuare a dare risposte alle sempre più pressanti richieste di aiuto che si levano da chi ancora è escluso dai diritti fondamentali e vive situazioni di grave difficoltà e di emarginazione». Il mondo del volontariato si impegna quotidianamente e di certo non ha l’intenzione di fermarsi nonostante il periodo di crisi che attanaglia il paese. Necessita tuttavia dell’aiuto delle istituzioni. «Il volontariato è un mondo che sperimenta e propone quotidianamente una concezione di cittadinanza attiva protagonista e co-responsabile nelle comunità locali - afferma Cecilia Carmassi, responsabile politiche per la famiglia del Pd - ma anche, attraverso la propria articolazione e il proprio impegno, nella dimensione nazionale ed internazionale. Per superare il momento di difficoltà che sta attraversando il nostro Paese - aggiunge Carmassi - è doveroso dare nuovo slancio al mondo del volontariato, metterlo nelle condizioni di fare il proprio mestiere, considerarlo un buon investimento perché‚ in grado di moltiplicare le risorse e di tradurle in atti concreti. Ed è quindi con questa realtà che siamo chiamati a costruire una alleanza sociale per far ripartire l'Italia ricordando l'appello su solidarietà, sussidiarietà e partecipazione civica che le grandi reti, a conclusione della Anno europeo del Volontariato, hanno affidato al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano» conclude, Cecilia Carmassi. E ad affermare che il volontariato può essere determinante per la crescita del paese è anche il Ministro del Welfare Elsa Fornero: «il volontariato è una grande ricchezza per la società ed elemento di crescita del Paese – ha affermato il Ministro - il capitale sociale e le risorse umane, si affiancano sempre di più al capitale materiale ed entrambi sono elementi importanti per la crescita economica e sociale del Paese. È fondamentale la condivisione – chiosa la Fornero - il rispetto delle cose di tutti, la coesione ed il senso di appartenenza ad una società e ad una nazione – conclude - anche dal volontariato possono derivare elementi determinanti per la crescita del Paese».
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