di Jacopo Di Bonito
Un antibiotico al giorno non toglie il virus di torno. Secondo i dati del rapporto dell'Osservatorio nazionale sull'impegno dei medicinali (Osmed) 2010, curato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss),
8 bambini su 10 ricevono nel corso dell'anno almeno una prescrizione di antibiotici. In altre parole, gli antibiotici sono di gran lunga i farmaci più usati dagli italiani. Se per curare tonsilliti, polmoniti e meningiti sono assolutamente indispensabili, l’abuso di antibiotici dinanzi a febbre e raffreddore virali rischia di indebolire irrimediabilmente il fisico. “Il consumo inappropriato degli antibiotici – spiega Giusi Ferraro, direttrice della farmacia dell'azienda ospedaliera Pia Fondazione di culto e religione “Cardinale Panico di Tricase”
- porta allo sviluppo dell’ antibioticoresistenza, ossia la capacità di un microrganismo di resistere all'azione di uno o più antibiotici. Le infezioni nosocomiali sono spesso causate da microrganismi resistenti a questi farmaci, inoltre il fallimento del trattamento delle infezioni è all'origine dell' aumento della morbilità, allungamento delle degenze ospedaliere e l'incremento della mortalità legata a queste malattie”.
Insomma, l’uso eccessivo di antibiotici può essere dannoso per la salute dei pazienti. Il pericolo assuefazione è dietro l’angolo. L’organismo si abitua al farmaco e diventa resistente all’azione di uno o più antibiotici.
“Per evitare l'antibioticoresistenza - precisa l'esperta - ci sono semplici e precise regole da seguire come, ricorrere agli antibiotici solo quando necessario e dietro prescrizione medica. Mai autosomministrarli, non interrompere la terapia prima dei tempi e non assumere antibiotici per curare infezioni virali”.
La Ferraro torna poi sullo spropositato utilizzo di antibiotici che si fa in Italia: “il nostro Paese è ai primi posti in Europa per l'uso smodato degli antibiotici, troppo prescritti e spesso in maniera inappropriata. L’Italia è il paese europeo con il più alto consumo di antibiotici e anche il più alto tasso di antibioticoresistenza. L'allarme – dichiara la Ferraro- arriva dall'Agenzia italiana per il farmaco (Aifa), che evidenzia come gli antibiotici vengano usati per curare infezioni batteriche, ma anche virali come raffreddori e influenze contro le quali sono del tutto inefficaci”.
“Gli antibiotici - continua l'esperta - servono a combattere le infezioni batteriche, come tonsilliti, polmoniti e meningiti, ma non l'influenza e il raffreddore, causati da virus. In questi casi la somministrazione di antibiotici è inutile, anzi può essere dannosa. Per capire l'origine di un’infezione – conclude la direttrice - è necessario rivolgersi al medico che, solo dopo una visita e dopo aver opportunamente interpretato eventuali esami, sarà in grado di formulare una diagnosi”.
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