di Enzo Musella
Comincia male il 2012 per l'azienda ospedaliera che fa capo alla Seconda Università di Napoli. Dal primo dicembre 2011 l'intera struttura ospedaliera vive in una situazione di stallo operativo. I motivi di questa impasse, che mette a rischio la stessa assistenza sanitaria, sono essenzialmente due: in primis, la mancata firma dei protocolli d'intesa che regolano i rapporti finanziari tra Università e Regione Campania, fermi al 2004; il secondo e non per importanza, la mancanza di due figure fondamentali all'interno dell'organigramma aziendale, quella del direttore sanitario e del direttore amministrativo.
L'ultimo aspetto è imputabile alla recente nomina di Pasquale Corcione a direttore generale del Vecchio Policlinico. Infatti, Corcione, il primo dicembre 2011, viene nominato direttore generale al posto di Alfredo Siani, il manager gentiluomo, così come è stato definito da buona parte del Senato Accademico della Sun, perchè dimessosi anzitempo dall'incarico per la sola circostanza di non aver ottenuto la ratificato del bilancio aziendale da parte del collegio dei sindaci. Appellativo più che meritato, visto che di dimissioni del genere, nella malandata Sanità pubblica campana, non ce ne sono mai state. Le dimissioni di Siani hanno inoltre prodotto l'automatico decadimento dall'incarico sia di Ezio Olivieri, direttore sanitario dell'azienda che del direttore amministrativo, carica di cui era titolare lo stesso Corcione.
Sulla questione la protesta dei sindacati non si è fatta attendere. «Le responsabilità politiche di questa disastrosa situazione non possono che imputarsi alla Regione Campania e al rettore della Sun, pur con diverso grado, sono parimenti responsabili di un colpevole ritardo nel rinnovo del “Protocollo di intesa”; all’Azienda è imputabile l’incapacità di imporre e rendere operativo un piano di organizzazione aziendale coerente con la missione delle azienda, tenendo conto che a tutt’oggi il vertice aziendale risulta ancora privo di direttore sanitario e amministrativo». E' quanto afferma Gabriele Murgia, responsabile della Cisal Università e Sanità in Campania. «L’accordo Università-Regione, non è stato ancora sottoscritto - prosegue Murgia - nel frattempo la Regione Campania continua a finanziare l'azienda Policlinico sulla base di quanto previsto dal protocollo del 2004, da tutti ritenuto insufficiente, e l’azienda continua ad indebitarsi - incalza Murgia - è tempo che Regione, Azienda e Ateneo assumano la responsabilità pubblica di una proposta organizzativa e finanziaria per la gestione ed il governo di questo Policlinico universitario - sbotta il leader di Cisal - il personale di assistenza e non solo, a causa del continuo depauperamento dell’organico, è costretto ad operare ai limiti delle proprie capacità psico-fisiche, con un innalzamento esponenziale del più grave tra i potenziali fattori di rischio assistenziale, quello determinato dall’errore umano. Questa azienda sanitaria sta vivendo un'agonia studiata in laboratorio - conclude Murgia - contro la quale la Cisal è pronta anche allo sciopero generale».
Sull'atto d'accusa della Cisal replica direttamente Pasquale Corcione, neo direttore generale del Vecchio Policlinico. «Le argomentazioni della Cisal sono condivisibile - afferma Corcione - per quanto riguarda i protocolli d'intesa è fuor di dubbio che debbano essere firmati quanto prima e mi auguro che Regione e Università raggiungano un accordo in tempi accettabili. Per quanto concerne la nomina del nuovo direttore sanitario ed amministrativo posso dirle che provvederò quanto prima - precisa il manager - per legge ho a disposizione 90 giorni dalla mia nomina e se sto temporeggiando è anche perchè senza protocolli d'intesa che dovranno delineare le linee guida dell'azienda la scelta non è delle più semplici. Comunque sia, provvederò in tempi brevi alla nomina dei due dirigenti». Conclude Corcione.
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