Il Concordia affonda. Paura per i 54 dispersi,
potrebbero essere intrappolati sott'acqua
di Jacopo Di Bonito
Mentre la Concordia affonda a pochi passi dall’Isola del Giglio, i Vigili del Fuoco - in una nota - comunicano che: “le ricerche andranno avanti per tutta la notte”. Il numero dei dispersi è ancora troppo alto seppure è sceso a 54 persone per un errore di calcolo delle persone messe in salvo. “Non c’è un minuto da perdere - gridano i sopravvissuti al disastro della Concordia - in molti potrebbero essere intrappolati all'interno dello scafo". Un grido d'allarme che lascia sconvolti per svariati motivi, in primis perchè non sono stati ritrovati corpi a mare seppure la costa è a pochi metri, in seconda istanza perchè si immagina la fine orrenda che abbiano fatto o stiano per fare i passeggeri ancora abbordo del Condordia. Una fine terribile, morire lentamente intrappolati in una bara sott'acqua che non lascia vie di fuga.
Le notizie rimbalzano da più parti, così come indiscrezioni ed ipotesi, districarsi in questa odissea non e semplice. Dal luogo del disastro giungono poche certezze, l'unica indiscussa verità è che ci sono tre morti accertati, due turisti francesi ed un peruviano membro dell’equipaggio, 40 feriti, di cui due in gravissime condizioni, 54 dispersi di non si sa niente. “Abbiamo ripianificato l'intervento nella parte emersa - sottolinea il capo ufficio stampa dei vigili del fuoco Luca Cari - e andremo avanti per tutta la notte. Molto più difficoltose sono le operazione di ispezioni nella parte sott’acqua”. Conclude Cari.
Intanto, monta la polemica sull'efficacia dei soccorsi a bordo della facoltosa Concordia. Gli uomini della Capitaneria di Porto lottano contro il tempo per evitare anche il disastro ambientale. Tant'è che il carburante presente nel serbatoio della nave potrebbe riversarsi in mare, con drammatiche conseguenze per le coste toscane e non solo.
“Il Comandante, che era sul ponte di comando della nave nel momento dell’incidente". Ha dichiarato Gianni Onorato, direttore generale di Costa Crociere, appena resosi conto della gravità della situazione. "Abbiamo immediatamente effettuato una manovra per mettere in sicurezza i passeggeri e l’equipaggio e ha fatto scattare le procedure di emergenza per prepararsi a un eventuale abbandono della nave - continua Onorato - purtroppo questa operazione si è complicata a causa di una inclinazione repentina della nave che ha ostacolato le operazioni di sbarco. Grazie all'impegno di tutte le forze coordinate dalla Guardia Costiera - ha concluso Onorato - da quel momento in poi sono state ulteriormente rafforzate le operazioni di salvataggio”.
Le parole di Ortelli, sindaco dell’isola del Giglio gettano però benzina sul fuoco delle polemiche che vorrebbero la nave troppo vicina alla costa. “La rotta delle navi che salgono verso la Liguria – ha affermato il primo cittadino - è a circa due o tre miglia dalle nostre coste. Molte navi si avvicinano al Giglio a salutare con un fischio di sirena gli abitanti dell'isola. È uno spettacolo molto bello vedere da terra quando la nave è illuminata e anche dalla nave è suggestivo guardare l'isola nel buio, con tutte le luci accese. Ma questa volta – conclude Ortelli - è andata male”.
E andata male, malissimo, ora è il momento dei soccorsi, dopodiché sarà compito della magistratura punire e seriamente i colpevoli di questo disastro. Un calvario durato tutta la notte è finito, mentre si accendono le luci su un'altra lunga notte di attesa, nella speranza ancora di trovare o ancor meglio liberare dalla trappola della morte qualche sopravvissuto.
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