Barelle, Loreto Mare nel caos
di Andrea Acampa*
Riesplode l’emergenza barelle al Loreto Mare. Accessi numerosi e pazienti ricoverati alla buona sulle lettighe. A lanciare l’sos sono proprio medici ed infermieri della struttura di via Marina. A qualche mese di distanza, quando con l’avanzare del picco influenzale gli ospedali napoletani furono presi d’assalto dai pazienti, ritorna l’allarme. Il reparto di Medicina e i medici sono costretti al super lavoro, mentre decine di pazienti, in attesa che si renda disponibile un posto letto, vengono ricoverati in barella. Sono circa 24 quelli stesi sulle lettighe dell’ospedale di via Marina nel reparto di Medicina al tezo piano, mentre altri 6 sono quelli ricoverati in barella in Rianimazione.
«Siamo ai minimi termini - spiega Antonio Palumbo, sindacalista - non abbiamo soldi manca il personale, non possiamo più continuare a lavorare così tutti i giorni come se non fosse nulla. La direzione generale dice che non ha soldi e noi non possiamo fare nemmeno piccole spese, come comprare i cartolai per raccogliere i referti. Non abbiamo più nemmeno spazio per formare un archivio, con due archivi pieni. Siamo costretti a portare la carta per i fogli e il materiale da casa».
Il caos barelle si ripeta ogni anno.
Anche a luglio ed agosto scorsi ci furono numerose segnalazioni di pazienti e personale sanitario che si lamentavano per le carenze d’igiene e il malfunzionamento dei climatizzatori della struttura. A complicare le cose, in estate, come in questi giorni, i numeri elevati di ricoveri. Poi, a settembre una nuova emergenza che mise in ginocchio l’ospedale con ammalati che mangiavano sulle barelle e le ditte di pulizia che hanno incrociato le braccia per settimane. Ai limiti del possibile, ai limiti dell’igiene. Carenze tali che hanno costretto l’allora direttore sanitario a “chiudere” letteralmente parte dell’ospodale e garantire soltanto l’emergenze per evitare il diffondersi di malattie. Ma non è solo la carenza di personale a preoccupare il personale del Loreto mare. Con il ridimensionamento di Cto, San Gennaro (il pronto soccorso ha chiuso il 31 novembre scorso) Ascalesi (il pronto soccorso ha chiuso il 31 dicembre scorso) e del presidio degli Incurabili non c’è stato un attimo di respiro per i dipendenti dell’ospedale di via Marina. La struttura risulta essere la più grande e la più frequentata, anche perché facilmente raggiungibile, da chi abita al centro storico e nella periferia est di Napoli. «La situazione che si è venuta a creare al Loreto Mare - criticano i sindacati che hanno scritto al neo-direttore sanitario, Giuseppe Matarazzo, prima manager al Cardarelli e al San Giovanni Bosco - con pazienti che vengono visitati in condizioni assurde per mancanza di posti letto e di barelle, è un’emergenza drammatica. Non possiamo neanche trasportare carrelli della biancheria, del vitto o peggio ancora quelle per le emergenze con il defibrillatore». Nel presidio, secondo quanto denunciano i sindacati che hanno scritto al Ministro e al governatore Caldoro, mancano 20 infermieri e 7 oss.
*giornalista quotidiano Roma
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