Da Lourdes e Fatima acque “miracolose” per false cure mediche
di Micaela Tempesta
Di tutte le creazioni di Dio di sicuro l’uomo è la più difettosa. Il sesto giorno Dio creò gli animali e poi l’uomo. Quest’ultimo, col passare degli anni, ha provveduto alla “creazione” della religione. La religione , “oppio dei popoli”, è diventata ai giorni nostri uno strumento speculativo di enorme interesse. Viaggi illuminanti, percorsi di fede e soprattutto “cure miracolose”. Proprio oggi i carabinieri del Nas di Ancona, Milano, Venezia e Bari hanno denunciato per associazione a delinquere, truffa,lesioni ed esercizio abusivo della professione 39 persone,tra le quali una biologa, che promettevano cure mediche “miracolose” a base di acque dei santuari di Lourdes e Fatima a pazienti affetti da patologie anche gravi.
L’operazione, denominata “acque bianche”,è stata coordinata dalla procura della Repubblica di Ancona, che ha emesso provvedimenti di perquisizione e sequestro a carico di quattro persone. Al centro del raggiro, lo studio che la biologa aveva aperto nel capoluogo marchigiano, con referenti in varie città d’Italia. Sono circa 500 i pazienti, di tutto lo stivale, che si sono rivolte alle terapie con “le acque a Luce bianca” messe a punto dalla biologa e dai suoi 38 collaboratori. Persone di ogni fascia d’età e di ogni classe sociale disposte ad sborsare dai 100 ai 200 euro,e qualche volta anche oltre queste cifre, per dei flaconcini con acque provenienti dai santuari mariani di Lourdes, Fatima e Medjugorje. Fra i malati anche persone affette da cancro o altri gravi malattie disposte a lunghi viaggi per farsi visitare negli “studi” della biologa e dei suoi collaboratori. La dottoressa Enza Maria Ciccolo,71 anni, una laurea in biologia a Pisa e studi a Lione nella “scuola di Auriclomedicina del prof. Nogier”, è la titolare dello studio Giba di Numana il centro delle Acque a Luce Bianca, la metodologia «innovativa per il risanamento e il riequilibrio dell’uomo e dell’ambiente, la tecnica idrofrequenziale, regolarmente brevettata» come si legge nel sito internet dedicato. La dottoressa Ciccolo assieme ai suoi 38 collaboratori localizzati in quasi tutto il territorio nazionale, secondo i carabinieri del Nas di Ancona avrebbe illuso almeno 500 malati sulla possibilità di guarigione con pozioni a base di semplice e comune acqua di rubinetto. Nell’ home page del sito Giba si spiega che è necessario «riabilitare e stabilizzare la nostra alleanza con gli Angeli di Dio, ed essere coscienti che il nostro mentale sia pieno di virtù». Lo studio e l’utilizzo delle Acque che scaturiscono dai luoghi sacri può sciogliere, secondo la teoria spiegata nel sito, in noi l’antico matrimonio realizzando la nuova genesi. Ai 500 malcapitati veniva spiegato che la malattia non attendeva rimedio dall’esterno ma una comprensione profonda dalla quale scaturiva la possibilità di una guarigione di tutti i piani dell’essere,attraverso «una risonanza che ciascun malato trova con frequenze di luce che gli sono necessarie che un’Acqua gli conduce». Quest’acqua agirebbe su di noi come su ogni organismo vivente e ricollegherebbe l’uomo al suo ambiente riconducendolo a Dio. Mescolando religione, astrologia e superstizione, i “terapeuti” approfittavano dello stato di prostrazione dei malati per reclutarli attraverso dei corsi a pagamento come “adepti” della nuova medicina. Fra Ancona, Milano, Venezia e Bari sono stati sequestrati quattro locali adibiti a studi medici e un laboratorio in cui venivano preparati i flaconcini con le “medicine”. Il valore degli immobili è di circa 3 milioni di euro. Sono stati sequestrati dai Nas anche 4 mila flaconi e fiale di acque, un pc e varia documentazione. Chissà Dio cosa penserà di queste 39 “creature” da lui generate che approfittando di debolezza disperazione si sono arricchiti senza nessuno scrupolo.
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