venerdì 3 febbraio 2012

PRIMO PIANO - Boom di malattie sessuali

Gli over ’50 non
conoscono il preservativo

di Jacopo Di Bonito
Le malattie sessuali raddoppiano, e non per colpa dei giovani. Secondo uno studio del College di Londra, pubblicato sulla rivista “Student Bmj”, negli ultimi 10 anni le infezioni sessualmente trasmissibili sono raddoppiate proprio tra gli over ’50. Insomma, se i giovani hanno imparato ad usare il preservativo, i loro genitori preferiscono fare senza, con tutti i rischi del caso.
I dati che giungono dallo studio americano sono impietosi. Allarmanti. Gonorrea, sifilide, clamidia ed Hiv da anni si trasmettono senza sosta da adulto ad adulto soprattutto in Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada.
In medicina, una malattia venerea (o malattia trasmissibile sessualmente - nota anche con l'acronimo MTS) è una malattia infettiva che si trasmette o diffonde principalmente per contagio diretto in occasione di attività sessuali.
Nello specifico la gonorrea, detta anche blenorragia, è una malattia da contatto, e basta anche solo sedersi su superfici infette, pulirsi con asciugamani infetti, o indossare intimo infetto, per contrarre il virus. La sifilide, invece, è una complessa infezione sessualmente trasmissibile causata dal batterio Treponema pallidum. E’ un’infezione genitale che causa ulcere ed escoriazioni, facilitando la trasmissione dell’Hiv. Si sviluppa in diversi stadi, ciascuno caratterizzato da sintomi e decorso diverso. Dal momento che alcune fasi della malattia hanno un lungo decorso senza manifestazioni cliniche evidenti, è possibile un’evoluzione progressiva in assenza di diagnosi e terapia. Se non è trattata adeguatamente, la sifilide può causare danni al sistema nervoso e ai vasi arteriosi, disordine mentale e morte. “Una possibile causa – sostiene lo studio - di questo boom delle malattie sessualmente trasmissibile tra gli over ‘50 potrebbe essere, ad esempio, che le donne in menopausa sono più vulnerabili a questo tipo di patologie, e quindi più propense a contrarre il virus.”. Le malattie sessuali non sembrano però minacciare solo l’universo femminile. “Gli uomini – avverte la ricerca - che assumono i farmaci contro la disfunzione erettile hanno una probabilità più alta di avere una diagnosi positiva di una malattia sessuale entro il primo anno dall’utilizzo delle medicine o nell’anno prima di iniziare a prendere il farmaco”. In altre parole, mentre nelle donne il rischio è legato ad un passaggio fisiologico dell’organismo, negli uomini, la responsabilità sarebbe da ascrivere, ad esempio, alla pillola blu, “miracolosa”, quanto ricca di effetti collaterali.
“Quanto è difficile fermarsi e dire preservativo”, cantava Lorenzo Cherubini agli inizi del 1990, quando l’incubo Aids spaventava il mondo, e le malattie sessuali erano ancora un nemico oscuro dal quale difficilmente ci si riusciva a difendere. A più di 20 anni da quella data, nel mondo, le malattie sessuali continuano a proliferare senza sosta, trasmesse proprio da chi, a rigor di logica, dovrebbe dare il “buon esempio”.






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