La merce “riciclata” pronta per essere commercializzata con nuove etichette
di Micaela Tempesta
Quante volte mentre facciamo la spesa controlliamo le etichette fidandoci di quello che leggiamo e rassicurandoci sul luogo di provenienza? Oltre 300.000 barattoli di conserve di pomodoro,legumi e altri alimenti sono stati sequestrati dagli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli. La maxi operazione in materia di sicurezza alimentare scaturita dal quotidiano controllo sul territorio è l’ennesimo colpo messo a segno da parte dei militari delle Fiamme Gialle campane impegnati ormai in una task-force su tutti i fronti.
I barattoli di latta erano privi di etichetta, arrugginiti ,ammaccati e molti perfino forati.
La merce è stata scoperta all’interno di un capannone di cui il titolare era privo di autorizzazioni sanitarie. Nello stesso capannone sono stati sorpresi sei lavoratori in nero e sono stati rinvenuti diversi macchinari per staccare le etichette originali dalle confezioni, ravvivare il metallo, togliere la ruggine e le ammaccature, e per apporre successivamente, una diversa etichetta con una nuova data di scadenza. La merce, di dubbia provenienza, veniva nuovamente etichettata per essere commercializzata. I barattoli,circa 260 tonnellate di cibo, sono risultati privi della scritta indelebile che identifica il luogo,l’anno e il giorno di produzione rendendo impossibile di fatto qualsiasi tipo di tracciabilità del prodotto. Oltre al cibo scaduto e ad oltre 121 mila etichette, sono stati sequestrati il capannone di circa 600mq e 8 macchinari. Il titolare del capannone V.B. di 60 anni è stato deferito all’autorità giudiziaria di Nola. Sono in corso indagini finalizzate ad individuare l’origine e la destinazione dei prodotti nonché analisi chimiche e batteriologiche da parte dell’Asl per accertarne l’eventuale nocività.
Quante volte mentre facciamo la spesa controlliamo le etichette fidandoci di quello che leggiamo e rassicurandoci sul luogo di provenienza? Oltre 300.000 barattoli di conserve di pomodoro,legumi e altri alimenti sono stati sequestrati dagli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli. La maxi operazione in materia di sicurezza alimentare scaturita dal quotidiano controllo sul territorio è l’ennesimo colpo messo a segno da parte dei militari delle Fiamme Gialle campane impegnati ormai in una task-force su tutti i fronti.
I barattoli di latta erano privi di etichetta, arrugginiti ,ammaccati e molti perfino forati.
La merce è stata scoperta all’interno di un capannone di cui il titolare era privo di autorizzazioni sanitarie. Nello stesso capannone sono stati sorpresi sei lavoratori in nero e sono stati rinvenuti diversi macchinari per staccare le etichette originali dalle confezioni, ravvivare il metallo, togliere la ruggine e le ammaccature, e per apporre successivamente, una diversa etichetta con una nuova data di scadenza. La merce, di dubbia provenienza, veniva nuovamente etichettata per essere commercializzata. I barattoli,circa 260 tonnellate di cibo, sono risultati privi della scritta indelebile che identifica il luogo,l’anno e il giorno di produzione rendendo impossibile di fatto qualsiasi tipo di tracciabilità del prodotto. Oltre al cibo scaduto e ad oltre 121 mila etichette, sono stati sequestrati il capannone di circa 600mq e 8 macchinari. Il titolare del capannone V.B. di 60 anni è stato deferito all’autorità giudiziaria di Nola. Sono in corso indagini finalizzate ad individuare l’origine e la destinazione dei prodotti nonché analisi chimiche e batteriologiche da parte dell’Asl per accertarne l’eventuale nocività.
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