Il programma “Name” promuove la medicina basata sulla persona
di Valeria Pollio
La medicina narrativa (Narrative Based Medicine), un nuovo approccio alla comunicazione medico-paziente, sarà il tema centrale del Convegno Internazionale che si terrà il 10 Febbraio a Firenze, presso il Centro di Formazione Il Fuligno. L’Azienda Sanitaria di Firenze ha sviluppato e ideato il programma “Name”, giunto alla sua
seconda edizione: “Name 2, Ora è un'altra storia”. Il programma, unico in Italia, si avvale del supporto di Pfizer Italia. Obiettivo del convegno è dimostrare che negli ultimi decenni si e' assistito in sanità ad un progressivo allontanamento dal vissuto del paziente, a causa dell’ eccessivo sviluppo di tecnologie di diagnosi e analisi sempre più sofisticate. I tempi dedicati sono sempre più ristretti. L’ascolto è diventato un aspetto marginale. Per il progetto “Name 2”, con l’ausilio di strumenti quali interviste e video-riprese, sono state raccolte nuove storie di malattia; un’ attenzione particolare è stata rivolta alla “cronicità” del materiale, documenti che mirano a fortificare la pratica clinica, promuovere la medicina basata sulla centralità della persona e integrare la Medicina basata sulle Evidenze (EBM). Al convegno interverranno, oltre agli operatori coinvolti direttamente nel progetto Name, i maggiori esperti nazionali e internazionali di Medicina Narrativa. La medicina narrativa, ricordiamo, nasce con lo scopo di accantonare gli attuali connotati negativi delle relazioni in medicina. L’asimmetria curante/curato, la difficoltà nella comprensione del gergo medico (incomprensione tra curato e curante) e la decisionalità unilaterale, rendono sempre più “disumanizzata la medicina”. Tutto ciò che serve, dunque, è recuperare i rapporti interpersonali, privilegiare il confronto dialettico. Insieme ad un’ottima formazione professionale, il medico dovrà far emergere la sua predisposizione all’ascolto. Esercitare la Medicina non è solo curare le malattie, ma anche prendersi cura delle persone.
seconda edizione: “Name 2, Ora è un'altra storia”. Il programma, unico in Italia, si avvale del supporto di Pfizer Italia. Obiettivo del convegno è dimostrare che negli ultimi decenni si e' assistito in sanità ad un progressivo allontanamento dal vissuto del paziente, a causa dell’ eccessivo sviluppo di tecnologie di diagnosi e analisi sempre più sofisticate. I tempi dedicati sono sempre più ristretti. L’ascolto è diventato un aspetto marginale. Per il progetto “Name 2”, con l’ausilio di strumenti quali interviste e video-riprese, sono state raccolte nuove storie di malattia; un’ attenzione particolare è stata rivolta alla “cronicità” del materiale, documenti che mirano a fortificare la pratica clinica, promuovere la medicina basata sulla centralità della persona e integrare la Medicina basata sulle Evidenze (EBM). Al convegno interverranno, oltre agli operatori coinvolti direttamente nel progetto Name, i maggiori esperti nazionali e internazionali di Medicina Narrativa. La medicina narrativa, ricordiamo, nasce con lo scopo di accantonare gli attuali connotati negativi delle relazioni in medicina. L’asimmetria curante/curato, la difficoltà nella comprensione del gergo medico (incomprensione tra curato e curante) e la decisionalità unilaterale, rendono sempre più “disumanizzata la medicina”. Tutto ciò che serve, dunque, è recuperare i rapporti interpersonali, privilegiare il confronto dialettico. Insieme ad un’ottima formazione professionale, il medico dovrà far emergere la sua predisposizione all’ascolto. Esercitare la Medicina non è solo curare le malattie, ma anche prendersi cura delle persone.
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