Saranno riconosciuti i diritti anche alle coppie gay
di Micaela Tempesta
Per San Valentino il Consiglio Comunale di Napoli “regala” ai cittadini napoletani il via libera al Registro per le unioni civili. Dopo le polemiche suscitate dall’affermazione infelice dell’ex Ministro Carlo Giovanardi, secondo cui il fastidio procurato dal vedere due donne che si baciano in pubblico sarebbe lo stesso provocato da chi fa pipì in strada liberamente, il Comune di Napoli risponde con il riconoscimento di tutte quelle coppie non legate da vincoli legali o di parentela ma solamente da vincoli affettivi e di reciproca solidarietà.
Nasce dunque il registro che consentirà ai cittadini conviventi anche dello stesso sesso di avere diritti civili ed anche partecipare ai bandi pubblici. «Stiamo scrivendo una pagina storica», ha dichiarato il sindaco Luigi de Magistris. «È un messaggio molto importante - ha aggiunto - dalla città che è culla della civiltà giuridica in attuazione dell'articolo 3 della Costituzione». «Il registro avrà effetti concreti e non è solo un atto politico - ha detto de Magistris - mettiamo in evidenza dei diritti dormienti e basti pensare che il sindaco di Milano ne ha chiesto una copia. Voglio sia chiaro che non si deve confondere l'amore con il sesso, noi parliamo del primo caso». Napoli quindi di nuovo in prima linea per la difesa dei diritti umani. I consiglieri di maggioranza hanno sfoggiato in aula un triangolo rosa sulla giacca per gli uomini e nero per le donne in ricordo di tutte le vittime omosessuali che nei campi di concentramento erano marchiati con un triangolo rosa per i maschi e nero per le femmine.«Una mortificazione per la persona – ha spiegato il presidente della Commissione consiliare per le Pari opportunità, Gennaro Esposito - e mi è parso opportuno fare questo richiamo per ricordare quanto sono importanti i diritti umani e la dignità della persona». Il Consiglio ha approvato anche un ordine del giorno che chiede alla Giunta di inserire le unioni civili nello Statuto e il sindaco dovrà farsi portavoce del vento di cambiamento che passa da Napoli in ambito Nazionale. «La speranza» - afferma Fabrizio Sorbara,presidente dell’Arcigay Napoli -«è che quello che per il Comune di Napoli è un punto di arrivo rappresenti davvero per il Paese un punto di partenza». Napoli cerca in ogni modo di uniformarsi alla media europea mostrandosi una città attenta alle problematiche delle minoranze. Il sindaco annuncia anche il prossimo atto che sarà quello della “cittadinanza simbolica” ai figli degli immigrati, al fine di creare una carta dei servizi che garantisca loro l’equiparazione ai bambini napoletani per tutti i diritti.
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