venerdì 3 febbraio 2012

PRIMO PIANO - Salute, il picco influenzale è alle porte

Negli ultimi 3 mesi 2milioni di italiani a letto 
di Marina Ranucci
 L'influenza, è sempre lei lo spauracchio dell’inverno. Quella che minaccia ad ogni giorno di freddo e pioggia, la salute degli italiani, che quest’anno stanno facendo i conti con la AH3N3, la sindrome che arriva direttamente dall’Australia e che ha colpito finora già 2 milioni di abitanti del Belpaese. L’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha rilevato ben 525mila influenzati nella sola settimana del 23 al 29 gennaio. E pensare che il picco arriverà soltanto a febbraio.
«Siamo prossimi al picco - afferma Gianni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità - che in genere si verifica nelle prime settimane di febbraio, per poi cominciare a scendere e si può dire che siamo in presenza di una stagione influenzale normale. I ceppi di influenza presenti quest'anno nel Paese – spiega Rezza - sono, in prevalenza, l'AH3N3, isolato in Australia, in misura minore il virus post pandemico H1N1 e, in misura ancor più limitata, il ceppo B. Tutto ancora nella norma ma una mutazione in corso d'opera non può ancora essere esclusa – conclude l’esperto». Insomma l’apice della stagione influenzale 2011-2012 è a un passo. Dopo un balzo che colloca gli ultimi sette giorni al primo posto nella classifica della stagione influenzale di questo inverno. La curva epidemica ha segnato già una brusca impennata nelle settimane scorse registrando un repentino aumento dei casi in tutte le fasce d'età. I più colpiti sono stati i bambini sotto i cinque anni, fascia d'età in cui l'incidenza della malattia è pari a 30,72 casi per mille, migliora tra i 5 e i 14 anni attestandosi a 17,9 e diminuisce ulteriormente a 6,02 nella fascia 15-64 anni.  In caso di influenza l'Iss raccomanda di non adottare cure fai-da-te, auto-somministrandosi farmaci senza obbligo di ricetta. È sempre opportuno rivolgersi al medico di famiglia, soprattutto in caso di difficoltà respiratorie. Inutile prendere antibiotici e meglio ricorrere al Pronto Soccorso solo per sintomi gravi che fanno sospettare bronchiti o polmoniti in bambini piccoli, malati cronici, non vaccinati e persone anziane.

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