Arriva un nuovo farmaco per la cura del cancro all’ipofisi
di Marina Ranucci
Ipertensione, obesità, diabete, anomala crescita di peluria. Una serie di disturbi che spesso vengono erroneamente associati a malattie metaboliche, e dietro le quali può celarsi una seria patologia del sistema endocrino. Proprio su queste particolari patologie si confronteranno fino a sabato a Napoli, oltre 300 specialisti provenienti da tutta Italia, riuniti per l'occasione al Centro congressi dell'Università Federico II, nella quale si terrà la sesta edizione degli “Incontri italiani ipotalamo ipofisari”.
Un convegno, organizzato dall'Unità operativa di endocrinologia dell'ateneo federiciano, durante il quale sarà presentato un nuovo farmaco contro la “malattia di Cushing”, una patologia rara e grave che colpisce il sistema endocrino. Il “pasireotide”, un medicinale che nel mese di gennaio ha ricevuto dal comitato tecnico “Chmp” (The Committee for Medicinal Products for Human Use) dell'agenzia europea del farmaco Ema, parere positivo per il trattamento della malattia di Cushing. Questa sindrome colpisce una persona su 100 mila, ed è principalmente provocata da un adenoma dell'ipofisi. Insomma un cancro. Nei pazienti la ghiandola secerne in eccesso l'ormone Acth, causando un aumento patologico dell'attività delle ghiandole surrenali (ipercortisolismo) provocando anche ipertensione, obesità, diabete e irsutismo, ovvero un’anomale crescita di peluria in alcuni punti del corpo. Il nuovo farmaco, potrebbe essere impiegato anche per la cura di un’altra patologia: l'acromegalia. Una malattia quest’ultima, che determina una crescita anormale ed incontrollata delle ossa e degli organi, provocando nel tempo gravi conseguenze cardiache, metaboliche ed articolari. «Il farmaco “pasireotide” – spiega Annamaria Colao, professore ordinario di endocrinologia all'Università Federico II di Napoli - è un farmaco che si aggancia a un maggior numero di recettori presenti a livello dell'ipofisi, con ovvie ripercussioni positive sulle opportunità di cura. Chi soffre della malattia di Cushing ha generalmente un quadro patologico potenzialmente molto grave, che può risultare anche mortale se non adeguatamente trattato - continua l'esperta - Purtroppo, nonostante il medico sia oggi più attento a questa patologia ed esistano test sempre più efficaci per scoprirla, capita ancora che la diagnosi venga effettuata dopo qualche anno dalla sua comparsa. Anche perché questa malattia può essere confusa con la classica sindrome metabolica, proprio perchè caratterizzata da obesità concentrata all'addome, diabete, ipertensione e altri segni che possono creare difficoltà diagnostiche. La valutazione positiva da parte del Chmp del nuovo farmaco - spiega l'endocrinologa - rappresenta sicuramente una nuova speranza per tanti pazienti affetti da questa grave malattia. Al momento sono in corso numerosi studi clinici per arrivare all'approvazione della molecola anche nel trattamento dell'acromegalia. Grazie alle sue caratteristiche farmacologiche, il pasireotide potrebbe essere un farmaco di scelta per tutti i tumori ipofisari». Insomma, ancora una volta il futuro e la speranza di guarigione per chi risulta affetto da patologie rare, è nelle mani della ricerca. Ed il convegno napoletano, sarà un’ulteriore occasione per approfondire tematiche cliniche che purtroppo a volte si ritrovano ad avere minore rilevanza.
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