«Aiuterà anche chi vuole aiutare»
di Micaela Tempesta
E’ uno degli inverni più freddi dell’ultimo trentennio. La neve cade copiosa sulla penisola e in molti punti le temperature massime sono scese al di sotto dello zero. E’ allerta meteo in tutta la nazione e c’è molta apprensione sia per le persone bloccate in casa in piccoli comuni montani sia per tutte quelle persone che vivono in strada. In alcune zone montane l’esercito con l’ausilio di alcuni mezzi cingolati, usati anche per missioni in Afghanistan, ha provveduto al rifornimento di viveri e di beni di prima necessità per tutte le persone che vivono in stato di prigionia nelle proprie case. tutte le associazioni e le comunità benefiche invece stanno provvedendo a raggiungere la maggior parte dei senzatetto per munirli di coperte e pasti caldi affinché superino le gelide notti nella maniera migliore.
La Comunità di Sant’Egidio di Napoli ha realizzato una vera e propria “guida Michelin” per i meno fortunati che vivono in strada. La guida si chiama “dove mangiare, dormire, lavarsi” ed è composta da 116 pagine che racchiudono tutte le informazioni utili per i senza fissa dimora e sottolinea Benedetta Ferone,che ha curato la realizzazione della guida, «utili soprattutto per chi vuole dare una mano». La guida , di cui sono state stampate 3500 copie e alla quale è allegata una mappa della città, è alla sua sesta edizione e contiene preziosissime informazioni su 42 mense, oltre 20 gruppi che distribuiscono pasti e coperte in strada, 25 centri d’accoglienza, 36 centri d’ascolto soprattutto nelle parrocchie, 18 ambulatori medici, 6 sportelli legali per un totale di 450 indirizzi utili. Sulla mappa sono indicati tutti i luoghi d’aiuto e le 85 fontanelle di acqua pubblica su Napoli, di cui 20 istallate grazie ad una campagna promossa dalla stessa Comunità di Sant’Egidio nell’estate del 2008, che vengono monitorate continuamente dalla stessa comunità e dall’Arin. Stampata grazie al contributo del Csv, verrà distribuita gratuitamente a servizi, associazioni,singoli cittadini «chiunque vorrà aiutare ad aiutare». La presentazione della guida è stata anche l’occasione per la Comunità di Sant’Egidio di lanciare alcune proposte per aiutare i senzatetto, anche e soprattutto in questi giorni di difficoltà a causa del maltempo, ma non solo. Una delle proposte più importanti secondo la Ferone è quella di aumentare i posti letto dell’accoglienza, diversificandola per rispondere alla complessità della domanda. Serve assistenza 24 ore su 24 per i malati in dimissione dagli ospedali e i malati terminali, accoglienza protetta per le donne, pensionati a presso calmierato per i lavoratori “a giornata” o a basso reddito e aventi diritto di piccoli sussidi. Inoltre, aggiunge la Ferone «garantire le cure attraverso un monitoraggio costante e un primo screening delle unità mobili mediche, con presenza di specialisti per dipendenze e i problemi psichiatrici». Napoli ancora una volta si scopre capitale della solidarietà per tutte quelle persone meno fortunate costrette ad una vita di senti.
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