sabato 19 febbraio 2011

Alfredo Siani passerà alla storia come unico esempio di manager che si dimette perchè non gli viene ratificato il bilancio.

Alfredo Siani, direttore generale Azienda Ospedaliera Universitaria Seconda Università di Napoli e primario emerito di radiologia presso l’Istituto Nazionale dei Tumori Fondazione G. Pascale, passerà alla storia come unico esempio di manager di una struttura ospedaliera universitaria che si dimette dall'incarico perchè non gli viene ratificato il bilancio. Dimissione anomale quindi, passate quasi sotto silenzio, e ancora peggio, ignorate dalla Regione Campania e dai suoi consulenti, gli stessi che nel settembre del 2009 gli affidarono
l'incarico di dirigere la più fatiscente e indebitata azienda sanitaria universitaria di Napoli, la Sun.
Il manager, in questa intervista, fa il punto sul lavoro che ha svolto in questi due anni.
In quali condizioni economica e di bilancio lascia l’incarico di Dg dell’azienda sanitaria della Sun?
“Dal punto di vista economico la situazione dell’azienda non è cambiata rispetto al 2009. La mancata firma dei protocolli d’intesa tra Regione e Università sono fermi al paolo da anni. Obtorto o collo sono stato costretto a farmi bastare i 100milioni di euro stanziati per l'azienda nella vecchia intesa Regione-Università. Cento milioni l’anno non bastano per portare avanti questa azienda sanitaria, e che questo sia chiaro. Comunque siamo riusciti a razionalizzare le scorte della farmacia che basteranno fino a Dicembre, certo abbiamo fatto un debito, ma da medico, prima che da manager, ho considerato il problema prioritario".
Dal punto di vista strutturale, vetustà di alcuni padiglioni e reparti della Sun, quale è la situazione? 
“Sotto questo profilo lascio un’azienda sanitaria migliore. E' certo che tutte le strutture di piazza Miraglia e Cappella Cangiani non sono ancora a norma, c'è ancora molto da fare. Ma nel mio piccolo sono riuscito a portare a termine alcuni progetti che erano fermi da anni.”  
Ad esempio?
“Sono due i progetti più importanti che ho realizzato durante la mia gestione. Il primo, e non per importanza, è stato l’inaugurazione della Clinica di ginecologia e chirurgia dell’addome di Santa Maria delle Grazie. Si tratta di una intero edificio chiuso da oltre 20anni che lo scorso giugno siamo riusciti ad aprire. L’intero primo piano e ben due camere operatorie sono già operative e lavorano moltissimo anche se non a pieno regime a causa dell’atavica mancanza di infermieri. C'è poi la seconda divisione di oftalmologia diretta dalla Prof.ssa Simonelli, operativa da fine giugno. Si tratta di un nuovo impianto operatorio presso il polo di Cappella Cangiani, l’attività chirurgica è ripresa il primo luglio e sono stati effettuati 200 interventi chirurgici. E' stato riaperto l'annesso reparto con la possibilità di eseguire numerosi ricoveri. Inoltre è stata riaperta l’attività del Centro Ipovisione, già sede presso il Dipartimento di Oftalmologia che nel 2010 aveva erogato 485 prestazioni riabilitative”.
Nel reparto di pediatria ci sono problemi? 
No. La pediatria è stata ristrutturata, anche se abbiamo dovuto fare i conti con la vetustà della struttura. Le posso garantire che quasi tutti i reparti sono stati ristrutturati ed abbiamo anche ritinteggiato la facciata dell’edificio”.
Come lascia  la situazione lavorativa dell’azienda ospedaliera che dirige?
E’ una domanda che accetto di buon grado. Sono convinto che i risultati raggiunti in questi due anni di lavoro, dal punto di vista lavorativo, rappresentano il miglior risultato che abbiamo raggiunto. Con enormi sacrifici siamo riusciti a razionalizzare i laboratori, garantendo l’operatività delle camere operatorie aperte per 12 ore al giorno. In buona sostanza, rispetto al passato, l’attività lavorativa è aumentata enormemente sia a piazza Miraglia che a Cappella Cangiani”.
I risultati parlano da soli, perchè si è dimesso? 
“Ritengo che sia dovere di ogni manager, pubblico o privato, di rassegnare le proprie dimissioni quando il collegio dei sindaci non ratifica il bilancio aziendale. ”.
E' stato convocato dal presidente Caldoro, dopo le sue dimissioni? 
"No. 
La medesima domanda l'abbiamo rivolta a Gabriele Murgia, dirigente campano del settore Sanità, per Forza del Sud, (nella foto), che senza indugio, risponde: "L'attuale direttore generale, Alfredo Siani, è una brava persona e non solo, è la persona giusta al posto giusto. Al momento è l'unico manager che può dirigere una struttura ospedaliera universitaria come quella della Seconda Università di Napoli. Se dopo le sue dimissioni, il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, non si è immediatamente messo in contatto con uno dei suoi migliori dipendenti, c'è un unico motivo - sbotta Murgia - la sanità pubblica e nelle mani della politica e di certi faccendieri, che certo non amano incontrare un direttore generale del più vecchio Policlinico di Napoli non disponibile a scendere a patti, con nessuno". 


Di Enzo Musella

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