giovedì 17 novembre 2011

Spettacolare impianto di cuore artificiale controllabile dal web effettuato ad un 65enne di Novara

di Marina Ranucci
Impiantato per la prima volta in Italia, un cuore artificiale che può essere controllato via internet. L’intervento di eccezionale rilevanza, è stato eseguito dall’equipe medica del Dottor Ettore Vitali, Responsabile del Dipartimento Cardiovascolare dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano in provincia di Milano. Il primo paziente italiano a beneficiare di questo dispositivo innovativo è stato un 65enne di Novara che, non potendo affrontare un trapianto di cuore per la presenza di un tumore, è riuscito a migliorare il proprio scompenso cardiaco con l’impianto di questo nuovo apparecchio. «L'impianto del Vad (Ventricular Assist Device) – spiega il Dottor Vitali - era l'unica soluzione per permettere al paziente di recuperare le forze dopo lungo periodo di scompenso cardiaco e uno stato di salute tale da permettere un successivo trattamento del tumore».

Il cuore artificiale infatti, è un apparecchio che pesa poco più di 100 grammi e prevede l’impianto di una pompa all’apice del ventricolo sinistro che distribuisce il sangue a quasi tutto l’organismo, e conseguentemente lo svuota, riversando il sangue nell’aorta. Tale pompa ha un cavo di collegamento con l’esterno, le batterie ed una consolle che permette anche il loro caricamento. Questo dispositivo, afferma Ettore Vitali «rappresenta una speranza in più per i pazienti affetti da scompenso cardiaco. Non solo un ponte verso il trapianto, ma una soluzione in grado di garantire un'ottima qualità di vita». In tutto il mondo solo 18 pazienti hanno questo cuore artificiale dotato di telemetria, che permette ai medici di monitorare a distanza ed in tempo reale le condizioni cliniche del paziente, e permette anche al paziente stesso di scaricare i dati sul computer ed inviarli telematicamente. In questo modo è possibile tenere sempre sotto controllo il funzionamento del dispositivo, rilevando i parametri della pompa, monitorando il flusso sanguigno, la potenza utilizzata e la velocità della turbina, permettendo così di intervenire immediatamente su un eventuale problema di funzionamento senza pregiudicare la salute del paziente. (Fonte dati: Adnkronos)

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