giovedì 24 novembre 2011

Salute: “Caso Campania salute psicologica delle giovani madri” l’allarme dell’Ordine degli Psicologi campani: la crisi e i tagli ai servizi creano stress e depressione alle mamme partenopee

di Marina Ranucci
La crisi ed i tagli ai servizi minacciano la salute psichica delle giovani madri campane. È il primo dato emerso all’apertura della nuova edizione della “Settimana del Benessere Psicologico” promossa dall’Ordine degli Psicologi della Campania e centrata sul tema “famiglia” che coinvolge molti comuni e province della regione campana. La Campania che vede ancora resistere, in alcuni contesti sociali, la cosiddetta famiglia “matriarcale”, centrata appunto sulla figura della madre, come quella che tiene le redini e prende carico di tutte le problematiche famigliari,
è oggi minacciata dalla crisi economica ed istituzionale. In  particolar modo dai tagli ai servizi sanitari ed assistenziali, che minacciano la salute psichica delle giovani madri campane che ad esempio spesso si trovano in difficoltà nel trovare asili nido per i propri bambini come servizi assistenziali per le categorie più deboli quali individui affetti da handicap. «C'è un caso Campania per quanto riguarda la salute psicologica - afferma Raffaele Felaco, Presidente dell'Ordine regionale degli Psicologi campani - legato all'assistenza ai più deboli. Questo perché con il commissariamento della sanità si sono ridotti drammaticamente i servizi proprio per le fasce più deboli. Le giovani madri partenopee in particolare, - continua Felaco - sono più a rischio perché non hanno supporto. I disagi colpiscono soprattutto le famiglie con problemi, che hanno per esempio un componente con disturbi psichiatrici o con un handicap. – conclude il Presidente dell’Ordine degli Psicologi – Le mamme di queste persone hanno grande difficoltà ad assistere i propri cari», non potendo appunto beneficiare di un adeguato sostegno istituzionale. La Provincia di Avellino, proprio in occasione della “Settimana del Benessere Psicologico”, ha scelto di incentrare le manifestazioni sulla figura della donna e della madre. L’Assessore alle pari opportunità della provincia avellinese Ermelinda Mastrominico ha dichiarato: «Il tema è molto delicato perché essendo la donna il punto di riferimento della famiglia, è del tutto evidente che la forma di manifestazione della sua personalità risente di una funzione naturale, che detiene in maniera esclusiva, e che ne limita in concreto l’azione all’esterno del nucleo familiare. – afferma l’Assessore Matrominico - Sotto questo aspetto l’uomo e la donna, per ragioni naturali, non sono sullo stesso piano e non possono concorrere. – continua – Rispetto a questo la politica può combattere pregiudizi e tabù e, soprattutto, assistere ed accompagnare la donna nella sua doppia veste: quella privata e quella pubblica. – chiosa Ermelinda Mastrominico - La politica deve intervenire sulla famiglia, aiutando e sostenendo la donna nello svolgimento del suo ruolo di mamma e di educatrice; se una mamma viene lasciata sola ad affrontare i problemi della famiglia legati alla sua naturale missione, non potrà mai concorrere nella vita pubblica con pari opportunità rispetto agli uomini. Ed allora, - conclude l’Assessore - il funzionamento della scuola, il doposcuola, gli asilo nido, le strutture ed i servizi sociali rappresentano la condizione per il miglioramento della vita della donna all’interno della famiglia ed all’esterno». Ed è proprio in questo senso che la Provincia di Avellino risponde all’esigenza delle madri con una serie di iniziative fatte di protocolli di intesa, accordi ed impegni per sostenere le pari opportunità ed aiutare le donne e le mamme in difficoltà. (Dati rilevati: Adnkronos – Irpinianews.it)

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