mercoledì 19 ottobre 2011

La bozza del decreto legge per lo sviluppo blocca del 50% il turn-over professori universitari fino al 2012


di redazione
Roma, 19 ott. (Adnkronos) - Il parziale blocco del turn-over per i professori universitari è prorogato fino al 31 dicembre 2012. Lo prevede una bozza del decreto legge sviluppo, in cui si legge che «il termine per procedere alle assunzioni di personale
 le limite di spesa pari al 50% di quella relativa al personale a tempo indeterminato complessivamente cessato nel 2010» viene prorogato fino al 31 dicembre 2012. Con il provvedimento si anticipa, inoltre, il collocamento a riposto dei professori universitari, che passa da 70 a 68 anni. Si delineano, almeno nelle indiscrezioni, le linee guida della bozza del decreto sviluppo. C'è l'ipotesi, confermata anche da Berlusconi, di un concordato fiscale. Ma il premier, comunque, prende tempo, ribadendo che il governo non ha poteri e che può solo "suggerire provvedimenti". Anche perché il vertice a Palazzo Grazioli si sarebbe comunque concluso con uno stallo. Distanti le posizioni di Tremonti da quelle di Paolo Romani. "Così non va. Se vi viene in mente un'idea migliore avvertitemi". Secondo diverse fonti si sarebbe chiuso più o meno in questi termini il ragionamento di Giulio Tremonti, al culmine di un duro faccia a faccia con Paolo Romani. Presenti Silvio Berlusconi, Gianni Letta, Altero Matteoli, i due hanno animatamente discusso sul decreto sviluppo. Nel Pdl, alla Camera, già circolano diverse versioni sull'animato dibattito, che di certo è stato incentrato soprattutto sull'impostazione da dare al provvedimento.
Tremonti, in particolare, avrebbe ancora una volta battuto sulla necessità di un decreto a costo zero. Ma la tensione sarebbe salita, secondo le stesse fonti, quando il ministro dell'Economia avrebbe bocciato molte delle idee messe a punto dai ministri e raccolte dal titolare dello sviluppo economico. Tremonti e Romani sono poi stati avvistati in transatlantico conversare nel pomeriggio. Di certo ci sarà modo di riaprire la questione domani al ministero dell'economia, dove è stata convocata una nuova riunione tra i ministri competenti. (Fonte: Adnkronos e Repubblica.it)

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