mercoledì 24 agosto 2011

Intervista a Franco Paradiso, direttore sanitario di presidio del Cardarelli di Napoli


A parlare di emergenza barelle al Cardarelli, di Policlinici chiusi per ferie e della crisi gestionale che attanaglia da decenni il nosocomio collinare è Franco Paradiso, direttore del presidio ospedaliero del Cardarelli, che in questa intervista, pacata e ricca di contenuti analizza il fenomeno nel suo assieme.
Perchè ricoverare pazienti su una barella al Cardarelli è diventata una prassi consolidata?

"Nel periodo estivo, specie ad agosto la situazione dei ricoveri su barelle aumenta. Quest'anno abbiamo dovuto fare i conti anche con la chiusura del pronto soccorso del Cto. D'estate i traumatizzati per fratture aumentano vertiginosamente, oggi affluiscono tutti da noi. Inoltre assistiamo molti bambini trasferiti dal Santobono per angiografie e soprattutto endoscopie digestive. Queste sembrerebbero eccezioni, ma con la chiusura di molti reparti d'urgenza la situazione nel nostro pronto soccorso diventa sempre più difficile. Come ogni anno si sono moltiplicati gli interventi soprattutto al pronto soccorso e di conseguenza anche i ricoveri in barella. Spesso molti di questi interventi potrebbero essere seguiti anche da altri presidi medici e non mi spiego perché questo non accade. Capisco che in alcuni ospedali non è programmata una rete d’emergenza come ad esempio nei due Policlinici napoletani e su questo ci sarebbe molto da dire. Se avessimo la disponibilità di trasferire i pazienti ricoverati sulle barelle nei reparti dei due Policlinici il problema barelle al Cardarelli  sarebbe risolto a piè pari. Ma se la disponibilità di trasferimento è legata ad un orario, ad esempio fino alle 14, o ancora peggio che alcuni pazienti non sono desiderati a causa delle patologie di cui soffrono, allora preferisco stare come sto".  
Di chi la responsabilità di questo staus quo?
"Questa domanda dovrebbe rivolgerla alla Regione Campania. Per quanto mi riguarda sono convinto che occorre rivedere il piano regionale sanitario nel suo complesso. Ma come detto questo non spetta a me deciderlo. La cultura che deve prevalere è di garantire le emergenze sanitarie che vive la Campania, e mi lasci dire che il Cardarelli è il più grande nosocomio del mezzogiorno e al quale affluiscono milioni di ammalati ogni anno".
In questa settimana di ferragosto prevede un incremento di lavoro al pronto soccorso?
"Come ogni anno siamo pronti ad affrontare qualsiasi emergenza che si possa presentare, non ritengo che il numero dei barellati posso ancora aumentare, siamo nella media stagionale, mi auguro che non ci siano altre emergenze, di altra natura o flussi straordinari di ricoveri, in tal caso li affronteremo, come abbiamo sempre fatto".

Di Enzo Musella