mercoledì 24 agosto 2011

Giuseppe Varriale Nazionale Sanos Cardarelli


Esodo dei pazienti verso altre regioni e barelle in rianimazione. Liste d’attesa chilometriche e Nas in corsia. Dipendenti in rivolta per il blocco agli stipendi. E creditori inferociti in tribunale. Il conte Von Masoch avrebbe approvato: spendere il massimo per ricevere il minimo. Alla filosofia dell’harakiri si vota la sanità campana.
Quella sprofondata nella voragine dei conti, un buco da 6,5 miliardi di euro. Una situazione drammatica con la quale facciamo il punto con Giuseppe Varriale, Segretario nazionale Sanos Cardarelli.
"I campani sono sfiduciati della sanità campana - afferma Varriale - ad agosto i tanti ammalati che giacciono su barelle per decine di giorni, spesso ammalati di tumore, emorragici, cardiologici, pazienti che perdono la totale riservatezza, uomini nei reparti insieme alle donne, rappresenta una vergogna senza pari - sbotta il sindacalista - la paurosa carenza di personale è atavica, tutto ciò aggravato dalla chiusura dei due Policlinici, anche se qualcuno ha dichiarato che accetterebbe ammalati trasportati sulle barelle, è una favola. Spesso gli universitari a parole offrono collaborazione ma nei fatti mai. L'ospedale Cardarelli punto di riferimento della nostra sanità è ridotto in un lazzaretto tutto per colpa di una incapacità gestionale", dice Varriale. "Spero che presidente Caldoro dia una svolta a questa drammatica situazione e non deluda i cittadini - conclude il sindacalista - anche se questo comporterà il licenziamento di qualche direttore generale".