domenica 7 agosto 2011

Stop ai lavori per la costruzione del nuovo Policlinico di Caserta, dopo quasi 20anni è ancora tutto fermo, sprecati milioni di euro

La costruzione del nuovo Policlinico a Caserta è una ennesima storia di malaffare e cattiva gestione della Sanità pubblica in Campania, che dura da 16 anni.
Il cantiere fermo da oltre 4 anni doveva riaprire a fine luglio, stando a quanto dichiarato da Francesco Rossi, rettore della Sun, lo scorso luglio.
Una buona notizia che in queste ore si è dissolta nel nulla. La quarta ditta di costruzione in elenco, alla quale è stato affidato l'incarico, rinuncia all'appalto. A questo punto il Cda della Sun è costretto a dover interpellare la quinta ed ultima ditta in graduatoria e sperare che questa accetti l'incarico. Dietro l'angolo, l'incubo. Se la quinta ed ultima ditta, in elenco, per la costruzione del presidio ospedaliero, rinuncia alla esecuzione dei lavori, il Cda della Sun è obbligato a bandire una nuova gara europea per l'ultimazione del Policlinico di Caserta. Un disastro in termini economici e temporali per realizzare la neo struttura ospedaliera universitaria. Infatti, solo per bandire la gara europea di appalto saranno necessari 18  mesi e ben 4 anni per sperare nell'ultimazione dei lavori. Ma c'è di peggio. Con la nuova gara di appalto cambierà anche il costo della costruzione, superiore di oltre 30milioni di euro da aggiungere ai 150 milioni di euro già previsti nell'appalto precedente.
Ma in Campania, al peggio non c'è mai fine. Infatti, verranno persi anche 16 milioni di euro, soldi  stanziati lo scorso mese dal Comune di Caserta  per le infrastrutture ed i collegamenti da realizzarsi nella zona dove dovrà sorgere il nuovo Policlinico di Caserta. Pio Del Gaudio, sindaco di Caserta, a suo tempo, si impegnò con il Rettore e l'intero Cda della Sun, a realizzare iniziative riguardanti l'accoglimento e l'intrattenimento delle migliaia di studenti che dovevano alloggiare a Caserta. "Tutto questo - spiegò il sindaco di Caserta - va incontro ai tanti investimenti che la Sun ha realizzato in questi anni recuperando alcuni edifici non più utilizzati, come il Palazzo delle Poste, che presto verrà occupato dalla Facoltà di Psicologia". Insomma, un bel pasticcio. Per capire meglio, dobbiamo fare un passo indietro.
La storia della costruzione del Policlinico di Caserta inizia nel 2004. Era prevista un'opera colossale che prevedeva 1461 giorni, e precisamente un milione e 753mila e 200 ore di lavoro necessarie per completare la struttura, ovvero quattro anni: la data presunta di fine lavori era stata indicata al 28 dicembre 2008.
I lavori si bloccano nel 2009, il Cda della Sun dichiara risolto il contratto d’appalto con l’Immobilgi per “gravi e continue inadempienze”. Esattamente dieci anni prima, il 31 marzo del 1999, c’era stato l’accordo di Programma con i Ministeri (Università e Sanità) e gli enti locali che, dopo quattro anni, dava finalmente corpo a un trasferimento fino a quel punto confinato tra le buone intenzioni di un riequilibrio territoriale sempre disatteso. Con la costruzione del Policlinico a Caserta infatti si dovevano delocalizzare i posti letto dal centro storico di piazza Miraglia di Napoli.
"A quanto pare le parole del Rettore Rossi da oggi in poi devono essere prese con le molle - sbotta - Gabriele Murgia, Segretario generale della Cisal Università e Sanità in Campania - l'annuncio della ripresa dei lavori a Caserta è stata una boccata d'ossigeno ed una speranza per tanti operatori sanitari costretti ad operare in una struttura fatiscente e non idonea, né all'assistenza, né alla didattica, come i padiglioni di piazza Miraglia". "Ritengo che giunti a questo punto e considerata l'impotenza organizzativa e manageriale del rettore - incalza Murgia - sia il caso di affidare la futura gestione della gara di appalto europea per la realizzazione del Policlinico di Caserta, direttamente alla Regione Campania, o ancora meglio ai Ministeri competenti".

di Enzo Musella e Francesco Cigliano

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