giovedì 8 settembre 2011

La manovra finanziaria discussa ieri in senato


Di Francesco Cigliano. Il Senato ha approvato ieri la manovra finanziaria con 165 voti favorevoli ma oggi è la giornata decisiva perchè il testo arriva alla Camera e soprattutto al vaglio della Banca Centrale Europea. Una manovra tra le più travagliate degli ultimi anni.
L’obiettivo del governo  è quello di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013  con 54,265 miliardi di euro.
Uno dei punti più controversi è l’aumento dell’Iva di un punto, che arriva così al 21%. Saranno colpiti dall’aumento dell’Iva molti beni come abbigliamento, auto, televisori, moto. Con l’introduzione della nuova misura, crescono anche i timori delle associazioni dei commercianti e dei consumatori per le probabili conseguenze negative sui consumi.
Con la manovra è stato anche introdotto il famoso contributo di solidarietà, individuato nel 3% per i redditi oltre 300.000 euro. Altra misura rivoluzionaria l’abolizione delle province, con la redistribuzione dei compiti ai Comuni.
Sull' indennità dei parlamentari: si è deciso che coloro che fanno un altro mestiere non avranno più una decurtazione del 50%, ma si applicherà un taglio del 20% e del 40% sul reddito oltre i 90 e i 150 mila euro.
Il provvedimento inizierà ad avere i suoi effetti sul deficit il prossimo anno  per 4,343 miliardi .
Restano salvi invece gli anni di militare e università per maturare l’età pensionabile. La misura che le invalidava è stata massacrata e oggetto di aspre critiche, e ha spinto il Governo a fare marcia indietro

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