martedì 13 dicembre 2011

Sanità: scoperta truffa per 4milioni di euro ai danni delle Asl. I Nas di Napoli bloccano una banda di pusher di ricette mediche false

di Marina Ranucci
Pusher di farmaci. Medicinali salvavita ed anabolizzanti prescritti in modo fraudolento. Confezioni che costano dai 50 ai 700 euro. Undici i fermati a Napoli e Caserta nel corso di indagini dei Nas che hanno scoperto il losco giro di ricette mediche false. Ricette falsificate con dati di ignari pazienti, anche deceduti, con la prescrizione di farmaci costosi soggetti al rimborso da parte delle Asl. Una vera e propria truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale (Ssn) costata 4milioni di euro sborsati tra il 2008 ed il 2010. «Gli elementi raccolti, – spiega Roberto Vergato, Capitano dei Nas di Napoli - partendo dai furti di numerosissimi ricettari medici in bianco, effettuati ai danni di medici di base delle Asl Na/1 Centro, Na/2 Nord e Napoli/3 Sud, hanno consentito di individuare un sodalizio criminale costituito da ricettatori e faccendieri vari, operante prevalentemente nelle province di Napoli, Caserta e Salerno,
e dedito alla commissione di furti e rapine ed alla ricettazione di prescrizioni mediche – continua Vergato - tali ricette, falsificate mediante apposizione di timbri e firme di inconsapevoli medici e dati anagrafici di ignari pazienti, a volte risultati deceduti, venivano successivamente presentate presso diverse farmacie, le quali ne avrebbero richiesto il rimborso da parte della competente Asl, per l'approvvigionamento di medicinali ad alto costo». Le complesse indagini hanno portato i Nas di Napoli ad eseguire 11 misure cautelari, di cui 7 arresti domiciliari e 4 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, per associazione a delinquere finalizzata a furto, rapina e ricettazione di prescrizioni mediche ai danni del Ssn. «I numerosi riscontri, ottenuti nel corso dell'attività investigativa – riferisce una nota dei Nas napoletani - hanno evidenziato che i vari soggetti coinvolti nell’organizzazione criminale ricoprivano differenti, ben definiti ruoli, distinguendosi tra ricettatori, pusher di ricette e faccendieri di vario tipo – continua – sono stati arrestati in flagranza di reato 7 pusher, incaricati di portare le ricette mediche false presso farmacie dei capoluoghi campani al fine di procacciare medicinali ad alto costo successivamente riciclati sul mercato estero. Sono stati sequestrate 6mila confezioni di medicinali, 10mila ricette del Ssn false, 1.200 fustelle asportate da confezioni di farmaci dalle quali sarebbe certamente scaturito un illecito rimborso da parte del servizio sanitario campano, un personal computer con programma dedicato per la falsificazione delle ricette mediche, timbri di medici e documentazione varia,  nonché un deposito clandestino di farmaci». «Infatti – riferiscono i Carabinieri del Nas - i farmaci, previo stoccaggio in un deposito clandestino privo dei necessari requisiti igienico sanitari, erano destinati ad essere piazzati sul mercato internazionale, mediante una catena distributiva formata da affiliati coscienti della natura dei prodotti trattati». Insomma una organizzazione a delinquere studiata nei minimi particolari per far battere cassa allo Stato, già sull’orlo del baratro. Fortunatamente in alcuni casi la giustizia riesce ancora a vincere. 

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