martedì 27 settembre 2011

Proteste in ospedale a Capri. Ascensore ed aria condizionata fuori uso da mesi


di Dania Alfieri

E’emergenza all’ospedale Capilupi di Capri. L’unico impianto elevatore che collega i vari piani è guasto da settimane e inoltre l’aria condizionata è fuori uso da mesi. L’allarme è stato lanciato dagli utenti del nosocomio caprese. Alcuni pazienti, infatti, sono rimasti bloccati nell’ascensore, che collega i reparti di degenza, gli ambulatori, il pronto soccorso, la sala operatoria, la radiologia e la sala tac.
L’allarme, scattato da tempo, aveva portato la direzione sanitaria ad avvertire i vertici dell’Asl, questi hanno inviato sull’isola dei tecnici ma, purtroppo, a causa dell’usura dell’impianto l'ascensore, sembra, non possa essere riparato. L’impianto necessiterebbe di un intervento strutturale e non di una normale manutenzione ordinaria ma problemi burocratici e amministrativi starebbero ritardando la riparazione. L’ascensore, fino a qualche giorno fa, veniva utilizzato soltanto a singhiozzo attivando la procedura di emergenza mediante la messa in funzione manuale. Fuori servizio anche il servizio di climatizzazione, fermo da diversi mesi, e che questa estate ha provocato una serie di disagi dovuti al caldo intenso. Il problema più grave, però, resta quello dell’elevatore. Se la situazione non si sblocca, la sala operatoria, come avvenuto già la scorsa settimana, rischia la chiusura non potendo l’ospedale far fronte alle emergenze. Infatti, lo stop dell’ascensore, impedisce il trasferimento degli ammalati ai piani superiori e il personale ospedaliero è costretto a trasferire i degenti a braccia attraverso i viali di accesso esterni agli altri reparti. L’ascensore rappresenta, oltre alle scale di emergenza, l’unica possibilità per un paziente, non in grado di deambulare, di spostarsi lungo i vari piani dell’ospedale e di raggiungere il reparto adibito alle degenze, il pronto soccorso, la radiologia, gli ambulatori e soprattutto la sala operatoria. Dopo un intervento chirurgico o dopo un parto non vi è altro modo, per trasferire il paziente nella propria stanza, se non ricorrere all’ascensore. “Ascensore guasto” è quanto indica anche un cartello affisso all’esterno dell’impianto.
Un altro fattore di protesta riguarda i lavori per la ristrutturazione della vecchia ala dell’ospedale. Questi, infatti, sono fermi da oltre un anno, nonostante la donazione di due milioni di euro da parte di una benefattrice.
Il parroco di Capri, don Carmine Del Gaudio, durante l’ultima festa patronale, si era interessato del caso-ospedale e aveva portato in processione San Costanzo, il patrono dell’isola, all’ingresso del Capilupi chiedendo il “miracolo”. Il sacerdote invocava l’ “intervento” del santo affinché ripartissero i lavori di ristrutturazione della vecchia ala. Ma il “miracolo” fino ad ora non c’è stato, anzi i problemi sono aumentati e nello stesso tempo continuano ad essere interrotti per lungaggini e intoppi burocratici gli interventi per il restyling generale del presidio ospedaliero.
I lavori, quindi, sarebbero stati bloccati a causa di problemi burocratici e amministrativi. A pagarne le conseguenze, direttamente sulla propria pelle, sono come sempre i cittadini che, in caso di emergenza, non possono recarsi in questo ospedale per ricevere assistenza medica.
 

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